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Politica sabato 26 giugno 2021 ore 17:37

Comunali 2022, Veronesi chiede primarie aperte

Alberto Veronesi
Alberto Veronesi davanti al suo centro di ascolto

Ha aperto un suo centro di ascolto ed ha avanzato la propria candidatura a sindaco. Ora il Maestro invoca dal Pd consultazione più ampia possibile



LUCCA — Ha aperto un suo centro di ascolto Veronesi per Lucca, con manifesti e un simbolo suo, ed ha avanzato la propria candidatura a sindaco in vista delle amministrative 2022 a Lucca. Alberto Veronesi, candidato di punta del Partito Democratico alle elezioni regionali dello scorso anno, ora bussa proprio alla porta del Pd chiedendo all'assemblea comunale di "allargare il più possibile le primarie per la corsa a sindaco di Lucca".

Il messaggio è stato inviato in forma scritta all'assemblea comunale del Pd, la stessa in cui l'attuale assessore comunale Francesco Raspini ha formalizzato la propria disponibilità a candidarsi a sindaco di Lucca. Veronesi inciampo per Raspini? Questo lo si vedrà. Per il momento lui sottolinea di non essere stato invitato all'assise Pd, dove il suo messaggio è rimasto nel cassetto.

“Qualche giorno fa ho chiesto di partecipare alla assemblea comunale del Pd con all’ordine del giorno il percorso per l’individuazione del sindaco di Lucca. Purtroppo - scrive in una nota - pur essendo io tesserato del Pd e segretario di circolo, e avendo proposto una mia candidatura a Lucca, il Pd legittimamente ha deciso di non invitarmi alla assise. Ho dunque scritto un documento con la preghiera che fosse letto, ma non è stato preso in considerazione".

Veronesi non si è perso d'animo, e ha dato vita con quello stesso messaggio a un volantinaggio dinanzi alla sede del suo centro di ascolto, in via Veneto. Ma eccolo, dunque, il messaggio firmato Alberto Veronesi inviato all'assemblea Pd e distribuito alla cittadinanza sui volantini.

"Care amiche e amici dell’assemblea comunale del Partito Democratico, sono lieto di inviare una brevissima nota, affinché possa essere eventualmente letta in questa assise odierna in cui si comincia a ragionare sul percorso di individuazione di un candidato del Pd e del centrosinistra per la tornata amministrativa del prossimo anno".

"La invio per spiegare con due parole perché ho voluto aprire un centro di ascolto e candidarmi a Sindaco della magnifica Città di Lucca. Abbiamo tutti toccato con mano, camminando nei quartieri di Lucca, a San Vito e San Concordio, a Borgo Giannotti, negli altri quartieri, la presenza, e persistenza di una maggioranza silenziosa, di una parte ormai maggioritaria dei cittadini lucchesi che non si sente più rappresentata dai partiti e che, non dialogando più, appunto, contribuisce pericolosamente a quel deficit di meccanismi democratici che caratterizza il nostro tempo".

Veronesi si dedica dunque a ripercorrere il drammatico anno segnato dal Covid-19 a livello nazionale. Ne evince la necessità di "essere uniti" e di "allargare il dibattito per creare una idea di città coinvolgente, una idea di città del futuro, che se non rinnovata, se non aggiornata, se non capace di muovere i cuori e gli entusiasmi, può essere spazzata via dalla corsa senza ostacoli dei nostri avversari. Una idea che faccia brillare gli occhi unendo alla straordinaria vocazione industriale, alla capacità di crescita e di sviluppo del nostro territorio, una idea nuova di vivibilità e giustizia sociale".

"Per questo un centro di ascolto, per questo la mia candidatura a sindaco di Lucca, per portare nuove proposte e nuove esigenze, che toccano desideri e interessi di chi normalmente non è rappresentato da noi, o non si sente tale, ma anche da chi fa parte del nostro mondo e vuole sperimentare idee e progetti diversi".

Quindi il nodo primarie: "Se si vuole vincere, questo è il mio pensiero, dobbiamo proporre primarie le più aperte possibili, svolgere senza indugio una corsa anche al centro dello scacchiere politico, conquistare anche i moderati, oggi esasperati dalla crisi, rivolgerci al civismo laico, allargare gli spazi di democrazia perché è in questi spazi, parafrasando Marx, che si esercita l’egemonia del fronte progressista e riformista, e l’egemonia non si può esercitare se si corre con l’orizzonte di stare all’opposizione".


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