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Attualità martedì 28 dicembre 2021 ore 14:39

Per il Volto Santo restauro in Cattedrale

La reliquia del Volto Santo
La reliquia del Volto Santo

La reliquia verrà estratta dal tempietto e trasferita nel laboratorio allestito in duomo. A restaurarla, gli esperti dell'Opificio delle Pietre Dure



LUCCA — Verrà delicatamente estratta dal tempietto per essere trasferirta nel laboratorio appositamente allestito nel transetto della Cattedrale; e una volta lì prenderà il via l'intervento di restauro al Volto Santo, opera d'arte e reliquia nota a livello mondiale non solo presso i fedeli. 

L'intervento è stato presentato oggi, e avverrà evitando che il sacro Crocifisso lasci San Martino, al contempo consentendo di esporre l’opera al pubblico con cadenza regolare nel corso dei lavori. Ad effettuare il restauro sarà l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, eccellenza italiana nell’ambito della conservazione e restauro dei beni artistici, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in accordo con la Soprintendenza per i beni culturali di Lucca.

I dettagli del percorso di ripristino sono stati illustrati proprio nel duomo lucchese che per secoli ha accolto folle di pellegrini che sin dal Medioevo affrontavano le impervie vie di comunicazione pur di rendere omaggio alla Santa Croce e poi magari proseguire per Roma o addirittura la Terra Santa.

Questo Cristo solennemente abbigliato e posto sulla croce è considerato un’immagine acheropita, letteralmente “non fatta da mano” e quindi realizzata per diretto intervento divino. Di qui la celebrità, diffusa in tutta Europa, di questa statua lignea che, sebbene a lungo ritenuta una copia del XII o XIII secolo di un’originale, nel 2020 è stata datata mediante un’indagine conoscitiva tramite il carbonio-14, agli ultimi decenni dell’VIII o inizio del IX secolo, individuandola dunque come la più antica statua lignea del mondo occidentale.

Le recenti indagini diagnostiche che hanno certificato l’antichità dell’opera hanno altresì rilevato pericolosi fenomeni di distacco della pellicola pittorica e, quindi, evidenziato la necessità di un intervento di restauro fondamentale anche per acquisire nuove informazioni sull’opera, ma anche funzionale a determinare i parametri microclimatici ambientali ideali per la conservazione ottimale della scultura.

L’intervento dell’Opificio delle Pietre Dure sarà a titolo del tutto gratuito, mentre le spese necessarie saranno sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ente finanziatore dell’intero progetto conservativo. Il restauro sarà condotto dal Settore Scultura Lignea Policroma dell’Opd, diretto da Sandra Rossi, e prenderà avvio al principio del nuovo anno.

Oggi alla presentazione, oltre all’Arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti, al sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, al presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini e a Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, erano presenti il Rettore della Cattedrale Don Marco Gragnani, Angela Acordon, Soprintendente Abap Lucca e Marco Ciatti assieme a Sandra Rossi, rispettivamente soprintendente e direttore dei lavori per l’Opificio delle Pietre Dure.


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