Attualità martedì 11 aprile 2017 ore 13:50
G7, nessun accordo sulle sanzioni a Russia e Siria
Giornata conclusiva del G7 dei ministri degli Esteri a Lucca. Angelino Alfano:"Mosca non va isolata ma coinvolta nel processo di transizione politica"
LUCCA — La riunione dei ministri degli Esteri non ha portato nessun accordo su nuove sanzioni contro i militari russi per i loro suppoerto alla Siria dopo l'attacco chimico, come richiesto a gran voce ieri dal ministro britannico Boris Johnson.
"In questo momento non vi è un consenso per altre nuove sanzioni come strumento efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati in Siria". Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano, nella conferenza stampa conclusiva del G7 di Lucca. Alfano ha ricordato che sulla questione "ci sono sensibilità diverse, e che Johnson ha posto la questione, ma le sanzioni vanno considerate uno strumento per arrivare ad un obiettivo".
Alfano ha sottolineato che quella del G7 "non è una sede deliberante". Comunque, "ognuno ha espresso la propria opinione". Sembra però "prevalente", spiega il ministro, "una linea di coinvolgimento della Russia ai fini di una concreta collaborazione che eviti la prosecuzione di un conflitto militare e avvii un processo politico".
Con la "finestra di opportunità che si è aperta con l'attacco americano in Siria si può lavorare al rilancio del processo politico, per seguire una soluzione politica", ha detto Alfano al termine del vertice.
Anche se, in linea di massima, tutti i ministri hanno concordato sul fatto che non si può pensare a una soluzione della guerra in Siria dove al potere rimanga Bashar Al Assad e che Mosca non può continuare ad appoggiare il regime di Damasco, comunque non sono riusciti a trovare un accordo su eventuali sanzioni contro Siria e Russia. Solo se arriverà la conferma che l’attacco con armi chimiche sulla città di Khan Sheikhun sia stato un ordine del governo siriano.
Il G7 ha espresso il "pieno supporto all'indagine Opac-Onu sull'utilizzo di armi chimiche in Siria e sull'individuazione dei responsabili". Nel comunicato finale del G7 si chiede a Damasco e tutte le parti siriane di cooperare alla piena conclusione dell'indagine su questo "incidente atroce".
Il G7 chiede inoltre a "Russia e Iran, in quanto alleati del regime siriano, di utilizzare la loro influenza per assicurare che la Siria si conformi a tutti i suoi obblighi derivanti dalla Convezione sulle Armi chimiche".
Dopo il G7, il segretario di stato Usa Rex Tillerson andrà a Mosca per incontrare Vladimir Putin e cercare di mediare. "Il regno di Assad sta arrivando alla fine", ha dichiarato Tillerson, al termine del G7 esteri di Lucca. "La Russia - ha aggiunto - deve scegliere se sulla Siria vuole stare con gli Usa e con i paesi che la pensano allo stesso modo o con Assad, l’Iran e Hezbollah".
Comunque per il ministro Angelino Alfano "Il G7 di Lucca, non esito a dirlo, è stato un successo politico, abbiamo discusso di oltre venti argomenti, abbiamo approvato una dichiarazione finale di oltre 30 pagine con tutti gli argomenti che hanno individuato una soluzione comune con i Paesi del G7 e con altre due dichiarazioni collaterali sul disarmo e la non proliferazione e il cyberspazio".
Per quanto riguarda la Corea del Nord c'è la condanna per i nuovi test missilistici condotti da Pyongyang. "Il programma nucleare e balistico della Corea del Nord pone una grave e crescente minaccia alla pace regionale e internazionale e una violazione del sistema di non proliferazione, e si chiede alla leadership nordcoreana di "implementare pienamente tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu".
"Il programma nucleare e balistico della Corea del Nord rappresenta una grave e crescente minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale e della regione e costituisce una palese violazione del regime di non proliferazione".
E quanto si legge nel documento congiunto dei ministri degli Esteri del G7 dedicato al tema del disarmo e della non proliferazione. I capi delle diplomazie del G7 riuniti a Lucca "condannano nei termini più forti tutti i test nucleari e il lancio di missili balistici condotti dalla Corea del Nord" in violazione degli obblighi imposti dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
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