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Attualità mercoledì 23 dicembre 2020 ore 18:49

Torna 'a casa' il dipinto trafugato

la restituzione del quadro

I carabinieri per la tutela del patrimonio culturale hanno riportato in Arcivescovado il quadro rubato nel 1977 e ritrovato nel 2012



LUCCA — Era sparito dalla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Lucca nel 1977. Da allora, e fino al 20 dicembre 2012, nessuno aveva saputo più nulla della seicentesca Madonna con Bambino e i Santi Crispino e Crispiniano di Giovanni Domenico Ferrucci. Ebbene, il dipinto è tornato 'a casa' oggi. A riportarlo nell'Arcivescovado di Lucca sono stati coloro che lo hanno ritrovato e recuperato, ovvero i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio (Tpc) di Bologna.

La consegna ufficiale oggi, con la delegazione dei militari dell'Arma guidata dal tenente colonnello Giuseppe De Gori che ha restituito la tela di 202x145 all'arcivescovo di Lucca monsignor Paolo Giulietti. Il tutto alla presenza del comandante provinciale dei carabinieri di Lucca colonnello Ugo Blasi e della funzionaria della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara Neva Chiarenza.

Il ritrovamento era avvenuto a seguito delle indagini innescate dalla notizia della vendita, presso una casa d’asta milanese, di una notevole pala d’altare seicentesca di probabile provenienza toscana. Nonostante l’immagine dell’opera non fosse registrata nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Tpc, i meticolosi accertamenti condotti hanno permesso di appurare la vera identità del dipinto.

L'opera era stata messa in vendita con la generica indicazione di Madonna con Bambino e Santi di un artista ignoto del Seicento, ma il quadro era proprio lui: il prezioso dipinto realizzato nel 1662 circa dal Ferrucci per la Confraternita dei Santi Crispino e Crispiniano e rimasto conservato fino al 1977 nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Lucca.

Nel 2012 la procura di Milano ha così disposto il sequestro del dipinto, impedendo la sua ulteriore commercializzazione e dando la possibilità alla Diocesi di Lucca di restituirlo finalmente alla collettività dopo un’attesa di oltre quarant’anni. 


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