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Attualità lunedì 29 marzo 2021 ore 14:02

"Caffè e pranzi all'aperto in zona arancione"

La proposta del presidente della Provincia Luca Menesini al Governo: "Un segnale di speranza per le attività economiche"



LUCCA — Riaprire gli spazi esterni di bar e ristoranti per colazioni e pranzi all'area aperta anche in zona arancione. E' la proposta che il presidente della Provincia Luca Menesini ha messo nero su bianco in una lettera inviata al ministro della salute Roberto Speranza e al ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, in vista del nuovo provvedimento che prenderà il via il 7 Aprile.

Se, come ipotizzato, fino al 30 Aprile con ci saranno zone gialle o saranno comunque rafforzate, Menesini propone "Una soluzione intermedia".

"Si tratterebbe - spiega una nota della Provincia - di una novità da inserire nella regolamentazione della zona arancione, che coniuga la massima prudenza ancora oggi necessaria per piegare la curva del contagio e alleggerire gli ospedali dalla pressione, con le necessità sociali ed economiche che sempre più stanno emergendo".

“Siamo in una fase delicata della pandemia – sottolinea il presidente Luca Menesini – per cui occorre ponderare bene le misure, perché non possiamo vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi. Allo stesso tempo, dobbiamo anche essere capaci di dare realmente un messaggio di fiducia alle persone. Ritengo corretta la decisione del Governo di aprire le scuole fino alla prima media in zona rossa, perché i nostri figli hanno bisogno di andare a scuola e perché è una scelta che riconosce l’importante ruolo sociale e culturale che la scuola svolge nella nostra società. Propongo al Governo di dare un segnale di speranza anche alle attività economiche, permettendo ai ristoranti e bar, in zona arancione, di aprire le loro terrazze e i loro giardini, di utilizzare lo spazio all’aperto per far fare colazione o far pranzare i clienti fuori, mantenendo ovviamente i protocolli di sicurezza vigenti in zona gialla, ovvero distanziamento dei tavoli, e numero massimo di persone per tavolo. E’ un approccio alle aperture che viene discusso anche in altri Paesi europei e che trovo interessante da inserire già nel provvedimento del 7 aprile prossimo. Se poi, fra qualche settimana il quadro migliora sono certo che il Governo prenderà anche altre misure di allentamento, ma non essendoci subito le condizioni per adottarle, questa potrebbe essere una soluzione intermedia che dà respiro ai cittadini senza rinunciare alla necessaria prudenza”.


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