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Attualità martedì 14 novembre 2023 ore 17:50

L'inflazione frena l'economia toscana, batosta alluvione

Bankitalia traccia un quadro dell'economia regionale nel 2023. Industria ed export in flessione. Più occupazione ma consumi in calo



TOSCANA — Nella prima parte del 2023 l'attività economica in Toscana ha ulteriormente rallentato, condizionata ancora dall'elevata inflazione e dalle politiche monetarie restrittive messe in atto per contrastarla. Parola di Bankitalia che traccia il quadro della situazione nell'aggiornamento congiunturale della Toscana diffuso oggi tenendo conto anche degli ingenti danni con forti ripercussioni sull'economia causati dall'alluvione.

L'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER), sviluppato dalla Banca d'Italia, segnala per il primo semestre un aumento del prodotto dell'1 per cento, inferiore di quasi 3 punti percentuali alla crescita del 2022 e lievemente più contenuto di quello stimato per l'intero Paese.

Nel corso dell'anno, da quanto emerso dall'analisi, l'attività industriale è risultata in flessione; il calo è stato più diffuso tra le imprese più piccole e nel comparto della moda. Un andamento più favorevole avrebbe interessato le aziende di grandi dimensioni e quelle della farmaceutica e della meccanica. Il rallentamento della domanda globale, inoltre, ha condizionato il commercio estero: le esportazioni toscane sono ancora cresciute ma a un ritmo inferiore rispetto al 2022.

Ma nel primo semestre del 2023, in controtendenza rispetto all'andamento economico, l'occupazione regionale è cresciuta, sebbene meno intensamente della media nazionale; l'aumento si è concentrato nel primo trimestre, nella componente maschile e in quella alle dipendenze. La crescita, sempre per Bankitalia, è stato trainata dai contratti a tempo indeterminato, mentre le attivazioni a tempo determinato sono cresciute in misura minore e si sono concentrate nei settori legati al turismo.

Dopo il recupero post-pandemico, i consumi hanno mostrato un marcato rallentamento, risentendo anche del rialzo dei prezzi. L'inflazione regionale, dopo il picco raggiunto nello scorcio del 2022 per i forti rincari dei beni energetici e alimentari, dai primi mesi di quest’anno si è gradualmente attenuata, beneficiando dei ribassi di gas ed elettricità. L'indebitamento delle famiglie ha registrato una decisa decelerazione, soprattutto nella componente dei mutui per l'acquisto di abitazioni, frenati dal significativo rialzo dei tassi di interesse.

Ed ecco che la Banca d'Italia traccia, in prospettiva, anche gli effetti del maltempo che ha travolto la regione. "Le prospettive a breve termine sulle vendite e sugli investimenti, formulate dalle imprese a inizio autunno, prefigurano una fase congiunturale ancora debole, che risentirà altresì dei recenti eventi alluvionali, il cui impatto è ancora da quantificare. In un contesto economico già complesso, contraddistinto da diffusa incertezza e più elevati costi di finanziamento, gravano ulteriori rischi al ribasso sulla crescita, connessi con l'evoluzione del quadro geopolitico internazionale".


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