Attualità venerdì 20 settembre 2024 ore 09:50
Bando da 47 milioni per valorizzare i prodotti agricoli
Al centro della misura ci sono la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della terra. Le linee finanziate, tempi e importi
TOSCANA — Un bando da 47 milioni di euro circa per valorizzare i prodotti agroalimentari toscani sostenendone la trasformazione e l'immissione sul mercato: questa la misura varata dalla giunta regionale toscana su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi con l'intervento “Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”. Il bando per l'annualità 2024 uscirà alla fine del mese di Ottobre.
L'obiettivo è quello di promuovere la crescita economica delle aree rurali migliorando la produttività, la redditività e la competitività del settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale sui mercati, nonché incrementando le performance climatico-ambientali.
I sostegni sono destinati agli investimenti materiali e immateriali delle imprese che operano nell’ambito della trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti agricoli. L'intervento è rivolto alle imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, ma verranno stabilite specifiche condizioni finalizzate al rafforzamento della produzione agricola di base e per garantire una partecipazione adeguata a duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da tali investimenti.
La garanzia del vantaggio a favore di produttori di base sarà assicurata dal fatto che i prodotti trasformati e commercializzati nell'impianto oggetto di finanziamento devono essere prevalentemente (più del 51%) di provenienza diretta dai produttori agricoli di base.
Il bando funziona così
L’intensità del sostegno concesso nella forma di contributo in conto capitale è pari al 65%.
L’importo massimo del contributo concedibile, per singola domanda di sostegno, è pari a 975mila euro.
Le disposizioni generali del bando prevedono che la concessione del sostegno vada a investimenti che perseguono le seguenti finalità specifiche:
- valorizzazione del capitale aziendale attraverso l’acquisto, realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento di impianti e strutture di cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento, commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale;
- miglioramento tecnologico e razionalizzazione dei cicli produttivi, incluso l'approvvigionamento e l’efficiente utilizzo degli input produttivi, tra cui quelli energetici e idrici, in una ottica di sostenibilità;
- miglioramento dei processi di integrazione nell’ambito delle filiere;
- adeguamento/potenziamento degli impianti e dei processi produttivi ai sistemi di gestione della qualità e ai sistemi di gestione ambientale, di rintracciabilità e di etichettatura del prodotto;
- miglioramento della sostenibilità, anche in un’ottica di riutilizzo dei sottoprodotti e degli scarti di lavorazione;
- conseguimento di livelli di sicurezza sul lavoro superiori ai minimi indicati dalla normativa vigente;
- aumento del valore aggiunto delle produzioni, inclusa la qualificazione delle produzioni attraverso lo sviluppo di prodotti di qualità e/o sotto l’aspetto della sicurezza alimentare;
- apertura di nuovi mercati;
- installazione di impianti per la produzione di energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili, limitatamente all’autoconsumo aziendale, oppure per il recupero del calore prodotto da impianti produttivi.
"La forza di stare sul mercato"
“I nostri agricoltori producono valore ed eccellenze per il mercato, ma devono avere la forza di starci, sul mercato, e questo intervento non fa che tutelare, rafforzare e ampliare questa vocazione toscana", ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
"Aggiungo che la strategia di crescita, che passa attraverso la trasformazione dei prodotti agricoli di base, oggi include un adattamento ai cambiamenti climatici e alle necessità dell’ambiente, sfide che si vincono tutti insieme e le aziende agricole e agroalimentari, innovandosi, certificando ciò che fanno e informando i consumatori dei grandi valori dei loro prodotti, possono costruire un valore aggiunto e far crescere ancora di più la realtà agricola toscana, sempre più capace di imporsi sui mercati nazionali ed esteri”, conclude.
“Abbiamo lavorato molto su queste disposizioni. Abbiamo rivisto i criteri di selezione – ha detto l’assessora e vicepresidente Stefania Saccardi – che sono stati adeguati agli attuali scenari che devono affrontare le imprese toscane con l’intento di rafforzare il sostegno a tutta l’industria agroalimentare toscana che trasforma e commercializza prodotti di qualità".
"In questo bando saranno premiati i trasformatori che non si appoggiano all’intermediazione dei commercianti per esempio, così come saranno premiate le produzioni di filiera corta e chi si approvvigiona dai produttori locali. Altro elemento di novità, avranno punti in più i frantoi che non sono risultati finanziabili con il bando Pnrr”.
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