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Attualità mercoledì 24 febbraio 2021 ore 17:10

Presidio in piazza per la Manifattura

Il presidio di oggi
Il presidio di oggi

I cittadini del gruppo Manifatturiamo oggi in piazza Napoleone contro il progetto di recupero dell'area e gli "interessi speculativi"



LUCCA — "La città è di chi la vive" e per questo i cittadini del gruppo Manifatturiamo hanno dato vita oggi a un presidio in piazza Napoleone per chiedere la riqualificazione pubblica e partecipata della ex Manifattura Tabacchi di Lucca. La scorsa settimana il presidio si era tenuto in piazza San Michele, e oggi il gruppo rilancia con la sua campagna di informazione e rivendicazione.

"Il progetto targato Coima Sgr-Fondazione Crl presenta criticità che minano radicalmente la possibilità di una sua accettazione - ribadisce Manifatturiamo - a partire dal fatto che l’ex Manifattura Tabacchi verrebbe privatizzata e sottratta al nostro patrimonio pubblico per aprire le porte ancora una volta a interessi speculativi a scapito della comunità, oltretutto tenuta per lungo tempo all’oscuro delle trattative con il Comune, che proseguono ormai da quasi due anni".

Secondo i manifestanti si tratta de "l’ennesimo caso di svendita di un bene pubblico". "L’ex Manifattura, che per decenni nel secolo scorso ha visto centinaia di donne protagoniste della produzione dei prestigiosi sigari lucchesi ma anche di dolorose e importanti lotte per ottenere migliori condizioni lavorative - affermano - sarebbe quindi completamente in balìa di un fondo molto rischioso senza nessuna garanzia che la riqualificazione vada in porto e offra benefici alla cittadinanza".

Tra i punti contestati del progetto c'è quello inerente la sosta e la viabilità con "la gestione dei parcheggi trasferita per 25 anni alla Coima con l’aumento e l'estensione delle tariffe alle ore notturne e senza riconoscere nessun canone all’amministrazione comunale, che quindi si priverebbe di un’importante entrata del proprio bilancio. Come se non bastasse, l’amministrazione si impegnerebbe a non modificare la mobilità e la viabilità della zona per i prossimi 25 anni, chiudendo di fatto le porte ad ogni politica di contenimento dei mezzi privati e di potenziamento dei trasporti pubblici, dopo aver sottoscritto gli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite per il contrasto ai cambiamenti climatici e dopo i ripetuti allarmi lanciati negli ultimi anni sull’inquinamento dell’aria nella Piana", afferma tra le altre cose Manifatturiamo.


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