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Attualità martedì 09 febbraio 2021 ore 19:08

Manifattura, una settimana di mobilitazione

protesta alla manifattura

Presidio permanente in piazza San Michele per il gruppo Manifatturiamo che non vuole la privatizzazione del complesso e chiede coinvolgimento



LUCCA — Una settimana di presidio permanente in piazza San Michele per dire: "La città è di chi la vive, via i privati dalla Manifattura di Lucca!" L'iniziativa è del gruppo Manifatturiamo ed è stata lanciata oggi davanti all’ex Manifattura Tabacchi. Obiettivo: "Intimare al consiglio comunale, che si riunirà la prossima settimana per decidere le sorti di questo storico edificio, di rifiutare definitivamente il progetto proposto da Coima Sgr e dalla Fondazione Crl".

Ad avviso dei cittadini che protestano si tratta di un "progetto che prevede, di fatto, la privatizzazione dell’ex Manifattura e che non ha mai coinvolto la cittadinanza". Ecco dunque la determinazione che da domani, e per tutta la settimana che verrà, li porta in presidio permanente in piazza San Michele per ribadire con striscioni e volantini che l'accordo "danneggerà la comunità lucchese dal punto di vista sociale, culturale, economico ed ambientale".

Il gruppo ripercorre la destinazione storica del complesso, con la produzione dei prestigiosi sigari lucchesi e le lotte per le condizioni di lavoro. Ora, scrivono in una nota "sarà divisa tra appartamenti di lusso, parcheggi ed esercizi commerciali". Ma: "L'ex Manifattura è un bene pubblico chel'attuale giunta, dopo averlo lasciato per anni in stato di incuria e abbandono come altri spazi e luoghi chiave della città, ha deciso di svendere, sottostimandone ampiamente il reale valore economico".

Tra le lacune lamentate, la mancanza di dialogo e coinvolgimento della cittadinanza nonché di un quadro strategico e di idee di finanziamento da parte del Comune. Insomma, secondo il gruppo "dire no al piano Coima-Fondazione Crl è dire sì alla partecipazione cittadina sulle decisioni che coinvolgono il patrimonio pubblico, al rispetto di un luogo storico della città, emblema del passato di dolore e lotta delle lavoratrici sigaraie, a una città capace di gestire il presente e pianificare il proprio futuro attraverso scelte che tutelino l'ambiente e rispondano alle esigenze sociali e culturali di chi la vive".


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