Ex Manifattura, la giunta detta le condizioni

LUCCA — Le due aree parcheggio vanno stralciate dall'intervento per la Manifattura sud, e per l'amministrazione dovranno esserci garanzie sulla realizzazione degli interventi nonché zero rischi sui beni oggetto di contributo pubblico: così, con un atto di indirisso licenziato ieri, la giunta comunale lucchese detta le condizioni sull'intervento di recupero del complesso definito come "un'articolazione architettonica e urbanistica".

O i paletti verranno rispettati o "nessuna proposta potrà proseguire il suo percorso amministrativo". E' perentoria la posizione sulla materia, già formalizzata a Coima e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Senza indulgere a nostalgie remote, richiama una nota citando "alcuni intellettuali", l'amministrazione espone il proprio intendimento: "Riportare funzioni, e quindi persone a riempire quegli spazi enormi determinanti per lo sviluppo di tutta l'area con ricadute positive per tutto il centro storico". 

L'intervento proposto, spiega il Comune, ricostituirà un sistema che si autosostiene e che non consumerà risorse ma ne genererà, con principi di ecologia economica che tutti gli enti pubblici dovrebbero perseguire attentamente. Il tutto con la stella polare della difesa dell'interesse pubblico, che "deve essere comunque estesa anche a fare tutto il possibile perché la Città di Lucca possa giovarsi di un investimento di 60 milioni di euro, una opportunità che mai si è affacciata negli ultimi decenni sul panorama cittadino e che difficilmente potrà ripresentarsi nel breve o medio periodo".

Incurisione in terra polemica, con la sottolineatura da parte del Comune sul fatto che ogni azione sin qui porata avanti è stata improntata a questi obiettivi "che non sono vaghi e lontani come quelli che si sentono proporre da vari oppositori, ma concreti e velocemente raggiungibili solo comunque se la proposta sarà valutata di utilità pubblica. Si potrà così giungere alla fase della gara pubblica e quindi, successivamente, alla realizzazione".

"La proprietà degli immobili della parte sud del complesso - si evidenzia - in caso di realizzazione della proposta in fase di valutazione, resterà a un investitore cittadino, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che, sebbene abbia un profilo giuridico privato, rappresenta la più importante istituzione finanziaria dedicata a finalità pubbliche quali il sostegno di attività di carattere, sociale, culturale ed economico locale".

Però c'è il perimetro di quel che secondo l'amministrazione comunale è imprescindibile. Primo punto: "I beni oggetto del contributo pubblico dovranno essere acquisiti definitivamente, a prescindere da ciò che la Soprintendenza potrà o vorrà esprimere in termini di rimodulazione delle vigenti prescrizioni, senza che alcun rischio che direttamente o indirettamente coinvolga l’opera pubblica possa essere al riguardo riversato sull'amministrazione comunale".

Secondo punto: "Devono essere previsti impegni e garanzie certe, verificabili ed esigibili riguardo la presentazione del Piano attuativo e la realizzazione dei relativi interventi". Terzo: "Le due aree attualmente già utilizzate come parcheggio pubblico siano stralciate dall'intervento ovvero che siano significativamente rimodulati gli aspetti economici e gestionali della proposta".

"Questi tre aspetti non sono stati oggetto solo di una formale comunicazione a Coima Srg e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca - conclude la nota del Comune - ma rappresentano un preciso indirizzo espresso ufficialmente dell'amministrazione senza il rispetto del quale nessuna proposta potrà proseguire il suo percorso amministrativo previsto dalla legge".

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