Omaggio all'ultimo questore di Fiume

LUCCA — Oggi il ricordo da parte del questore di Lucca Alessandra Faranda Cordella, domani la deposizione di una corona nel piazzale dedicato con cerimonia alle 15 alla presenza dei vertici istituzionali e delle autorità: sono le iniziative di commemorazione nell'anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume.

Palatucci morì il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau. Medaglia d’Oro al Merito Civile, è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei stranieri e italiani.

"Palatucci è un pezzo della nostra storia, era un funzionario di polizia. Giovanissimo commissario - ricorda Faranda Cordella - viene inviato prima a Trieste e poi a Fiume, dove fu l'ultimo questore. Erano già attive le leggi razziali, c'erano i rastrellamenti. Lui pose in essere azioni che permisero di salvare qualcosa come 5mila ebrei".

"Addrittura riuscì a dirottare una nave carica di ebrei per farla attraccare nel sud liberato dove un suo parente, vescovo, aveva allestito un campo di accoglienza", prosegue il questore di Lucca. "Pagò personalmente questo suo impegno. Le truppe di occupazione nel 1944 riuscirono a intercettare questi suoi movimenti, metterlo sotto accusa e portarlo a Dachau dove, poco tempo prima della liberazione, morì".

"La sua figura dimostra come le istituzioni possono essere interpretate. Ognuno nel suo ambito compie delle scelte in direzione del bene o del male. Attraverso di lui il nome della polizia di stato è associato agli ideali di etica, libertà, giustizia", afferma Faranda Cordella.

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