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Attualità giovedì 31 dicembre 2020 ore 16:45

"Ci vacciniamo convinti contro il Covid"

Sanitari del pronto soccorso di Lucca
Foto di gruppo per il personale del pronto soccorso

Il messaggio arriva dal personale del pronto soccorso dell'ospedale San Luca: "Dobbiamo dare l'esempio ai cittadini, abbiamo un'arma in più"



LUCCA — "Ci vacciniamo convinti contro il Covid-19 perché è un dovere morale per noi sanitari, che dobbiamo dare l’esempio ai cittadini, oltre che ovviamente un’importante opportunità di protezione. Adesso abbiamo a disposizione un’arma in più per combattere questo nemico infido ed invisibile e dobbiamo utilizzarla”: il messaggio arriva dagli operatori del pronto soccorso dell'ospedale San Luca di Lucca, guidati dal direttore Fabiana Frosini.

Un segnale di tenacia e fiducia nella lotta contro il Coronavirus arriva dunque direttamente dall'emergenza-urgenza: “E’ un primo passo all’insegna della speranza – continuano – ma la strada è ancora lunga. Per questo rivolgiamo alla cittadinanza la solita raccomandazione: il personale sanitario dell’ospedale c’è, insieme a quello del territorio, ma è fondamentale continuare a seguire le regole di igiene, uso della mascherina e distanziamento sociale, perché il virus continua a circolare e gli effetti positivi derivanti dalla campagna di vaccinazione saranno evidenti solo nei prossimi mesi".

L’Azienda Usl Toscana nord ovest intanto ringrazia il personale che si sta prenotando in gran numero, fin dalle prime ore di apertura del portale, per la somministrazione del vaccino anti-Covid in uso: "Le dosi ci saranno per tutti gli operatori sanitari, ma si è partiti da quelli dei reparti più interessati dall’emergenza", spiega la Asl.

"Tra questi sicuramente ci sono i professionisti del pronto soccorso - prosegue la nota dell'azienda sanitaria - che hanno il compito di valutare tutti i pazienti sospetti, di effettuare le diagnosi del caso, di occuparsi della stabilizzare e della definizione del livello di intensità di cure necessario: ricovero in terapia intensiva, trasferimento nell’area Covid di degenza oppure rientro al proprio domicilio (continuando le cure a casa) nei casi in cui la permanenza nella struttura abbia fatto registrare un miglioramento delle condizioni cliniche".


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