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Lavoro martedì 21 settembre 2021 ore 14:19

Nelle aziende un pacchetto da 2.770 assunzioni

cuochi
I cuochi sono tra le figure più ricercate

Turismo, commercio e servizi in genere sono i settori con le maggiori prospettive di reclutamento. Ecco quali sono i profili richiesti



PROVINCIA DI LUCCA — Sono 2.770 i lavoratori cercati dalle imprese lucchesi nel mese di Settembre 2021, e salgono a 7.910 nell’intero trimestre Settembre-Novembre. La stima arriva dalla camera di commercio di Lucca che vede in crescita la domanda di lavoro con tanto di superamento sia dei livelli di Settembre 2019 (+580 nel mese, +26,5%; +1.670 nel trimestre, +26,8%) che di Settembre 2020 (+1.310 nel mese e +3.330 nel trimestre).

Il trend si colloca sulla scia di quello nazionale, e in provincia di Lucca un’impresa su 9 (11%) ha in programma di assumere personale nel mese di Settembre. Sono queste le previsioni per la provincia di Lucca rilevate dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, ed elaborate dalla Camera di Commercio di Lucca.

Le entrate si concentreranno nel settore dei servizi, dove sono previste 1.790 assunzioni nel mese di Settembre (64,7% del totale) e 4.790 (60,6%) nell’intero trimestre Settembre-Novembre 2021. Nel dettaglio, nel mese sono previste 540 assunzioni nei servizi alle imprese, 500 nell’alloggio, ristorazione e servizi turistici, 390 nei servizi alle persone e 360 nel commercio. Buona anche la richiesta di manifatturiero e public utilities, con 790 assunzioni previste, e delle costruzioni con 180 entrate.

Rispetto a Settembre 2020 la domanda di lavoro risulta in crescita in tutti i comparti, con i servizi che ricercano 860 unità in più specie nell’alloggio, ristorazione e servizi turistici (+280), ma anche nel commercio (+200), nei servizi alle imprese (+190) e alle persone (+180). In aumento anche il manifatturiero con 440 assunzioni previste in più, mentre per le costruzioni la domanda è rimasta in linea con il 2020.

Ma quali sono di preciso le figure professionali maggiormente richieste? Innanzitutto quelle legate alla filiera turistica, con 410 assunzioni previste per cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici. Seguono gli operai delle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (300 ingressi), i commessi e altro personale in negozi ed esercizi all’ingrosso (230), gli operai specializzati dell’edilizia (170), i conduttori di mezzi di trasporto (160). 

Buona anche la richiesta di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (150), di tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (120), di personale addetto all’amministrazione e alla segreteria (110) e di operatori dell’assistenza sociale (100).

Il 13,8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato, per 380 assunzioni. Fra le lauree più ricercate le imprese segnalano l’indirizzo economico, quello dell’insegnamento e formazione (80 entrate per entrambi) e gli indirizzi chimico-farmaceutico, ingegneria elettronica e dell’informazione e ingegneria industriale (40 entrate ciascuno).

Tra i diplomi secondari (870; 31,4%) più richiesti si segnalano gli indirizzi amministrazione, finanza e marketing (160), meccanica, meccatronica ed energia (150), socio-sanitario (100) e turismo, enogastronomia e ospitalità (100). Quanto poi alle qualifiche di formazione professionale (480 entrate; 17,2%) primeggia l’indirizzo ristorazione con 120 entrate, seguito da meccanica (80) e benessere (50). 

Oltre la metà delle assunzioni (59%) sarà con contratto a tempo determinato, seguono i contratti a tempo indeterminato (20%), quelli di somministrazione (5%) e di apprendistato (5%).

Non mancano le note dolenti, con il 43,5% di figure ritenute di difficile reperimento per le imprese, con un valore in forte crescita rispetto al 33,9% del Settembre 2019. Le difficoltà denunciate riguardano la mancanza di candidati (25,2% delle assunzioni) e la preparazione inadeguata (16,5%). La difficoltà di reperimento si attesta al 45,6% per i dirigenti e tecnici, al 50,7% per gli operai specializzati e al 41,2% per gli impiegati.

Le figure di più difficile reperimento sono gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (67,6%), gli operai specializzati nelle industrie tessili e dell’abbigliamento (56,3%) e gli operai specializzati nell’edilizia (53,9%). Difficili da reperire anche i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (57,3%), gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (54,2%), i commessi (50,9%) e cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (49,0%).

Per il 44,5% delle assunzioni viene richiesto di aver maturato esperienza nel settore, mentre per il 24,9% di aver avuto una precedente esperienza nella professione.


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