Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:25 METEO:LUCCA11°21°  QuiNews.net
Qui News lucca, Cronaca, Sport, Notizie Locali lucca
venerdì 29 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Le immagini del ritrovamento del 16enne scomparso da Colico: l’abbraccio con i genitori

Lavoro venerdì 16 settembre 2022 ore 13:16

Lavoro, ecco i più richiesti in provincia di Lucca

Una figura professionale su due è difficile da reperire, aumenta la domanda di professioni non qualificate ma solo un contratto su quattro è stabile



LUCCA — Sono 7.320 i lavoratori ricercati dalle imprese nel mese di Settembre tra Lucca, Massa-Carrara e Pisa, e oltre 20.500 per l’intero trimestre Settembre – Novembre 2022. 

Emerge dai dati rilevati per il mese di Settembre 2022 su un campione di oltre 2.000 imprese con dipendenti del Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR.

Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest commenta "Il fatto stesso che, anche con riferimento agli specifici settori economici e produttivi, le dinamiche siano identiche a Lucca, Pisa e Massa-Carrara, conferma quanto la vivacità occupazionale non sia in questa fase legata a fattori locali. Sono e saranno necessari, vista la portata della situazione, interventi di politica nazionale ed europea che anche il sistema camerale dovrà assecondare secondo le sue competenze".

Un elemento di preoccupazione "Viene dall’aggravarsi del “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro che nei nostri territori riguarda ormai un’assunzione su due. Non si tratta di un fenomeno solo italiano, ma è pur vero che in nessun altro Paese sviluppato ha assunto pari dimensioni a quelle raggiunte nel nostro mercato del lavoro. Intervenire è dunque prioritario e non a caso le linee strategiche di intervento del sistema camerale per il triennio 2023-2025 vedono, tra i punti principali, proprio il tema dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, con azioni di supporto alle imprese attraverso l'orientamento, la certificazione delle competenze, il rapporto con l'Istruzione Tecnica Superiore”.

Sono 2.780 i lavoratori che le imprese con dipendenti della provincia di Lucca programmano di assumere nel corso del mese di Settembre, un valore in linea (+10 unità) con lo stesso mese del 2021. La previsione evidenzia una ripresa della domanda di lavoro rispetto ad Agosto (+46%; +880 entrate) quando si era registrato un fisiologico calo per la diminuzione delle assunzioni di lavoratori stagionali nel turismo già effettuate nei mesi precedenti. Le entrate programmate dalle imprese per il trimestre Settembre-Novembre ammontano invece a 7.880 unità, in linea con quanto preventivato per lo stesso periodo nel 2021. 

Nel mese di Settembre le entrate previste si concentreranno per il 63% nel settore dei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 20% è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, una quota inferiore rispetto alla media nazionale (26%). Poco meno di una assunzione su tre (28%) è rivolta specificamente a giovani con meno di 30 anni.

Continua a crescere il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, arrivato ormai alla metà delle assunzioni: a Settembre le imprese prevedono infatti di incontrare difficoltà nel reperimento dei profili desiderati nel 49% dei casi. La mancanza di candidati resta la motivazione più indicata dalle imprese arrivando 33% delle entrate, in sensibile aumento rispetto sia a Settembre 2021 (25%) che al mese precedente (29%). La mancanza di preparazione interessa invece il 13% delle assunzioni. Alle figure in ingresso viene poi richiesto di aver maturato una precedente esperienza nel settore nel 42% dei casi e nella professione nel 26%.

Solo un’assunzione su quattro è con contratto stabile 

Il 26% delle assunzioni programmate a Settembre sarà stabile, ossia con contratto a tempo indeterminato (20%) o di apprendistato (6%). Per il restante 74% dei casi le imprese prevedono di offrire contratti a termine: a tempo determinato per il 53% delle entrate, di somministrazione per l’8% e con altre forme per il restante 13%.

La domanda di lavoro cresce solo per costruzioni e servizi alle persone

La richiesta di lavoratori in provincia è sostenuta soprattutto dal comparto industriale (1.030 entrate previste), che cresce di 50 unità (+5%) rispetto a un anno fa grazie alle costruzioni che programmano 350 ingressi, raddoppiando la domanda rispetto allo stesso periodo del 2021 (+94%; +170 unità). Al contempo, la richiesta di lavoratori del comparto manifatturiero e public utilities (680) segnala un rallentamento (-14%; -110 unità). 

Le imprese dei servizi, che rappresentano la quota più consistente della domanda di lavoro in provincia, programmano 1.750 entrate nel mese, in calo del 2% (-40 unità) rispetto a settembre 2021. 

Sono il turismo e il commercio a chiedere meno lavoratori: il primo (450 entrate) prevede una frenata delle assunzioni del 10% (-50 unità) rispetto a un anno fa, mentre il commercio (330 entrate) prospetta un calo delle entrate programmate del -8% (-30 unità), un valore contenuto se messo a confronto con l’andamento medio nazionale (-30%). La richiesta di addetti dei servizi alle imprese (540) risulta stabile rispetto a settembre 2021, mentre quella dei servizi alle persone (430) cresce di un buon+10% (+40 unità).

Aumenta la domanda di professioni non qualificate

Si mantiene elevata la richiesta di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, con 950 entrate programmate, in lieve aumento (+2%; +20 unità) rispetto a un anno fa, mentre per impiegati e professioni commerciali e nei servizi (840 ingressi) si registra una flessione del 21% rispetto a settembre 2021 (-230 unità). La domanda di dirigenti e professioni con elevata specializzazione incrementa del 2% (+10 unità),mentre le professioni non qualificate fanno segnare un balzo del +87% rispetto a settembre 2021, per 200 assunzioni in più. 

La richiesta di giovani rallenta rispetto ad Agosto

Il 28% delle offerte di lavoro è indirizzato specificamente agli under 30, un valore stabile rispetto a settembre 2021 ma nove punti percentuali in meno rispetto ad agosto (37%),anche in conseguenza del calo della richiesta di lavoratori stagionali estivi in buona parte rivolta a giovani. Le maggiori opportunità di impiego per gli under 30 sono offerte dalle professioni impiegatizie, commerciali e nei servizi, con il 39% delle entrate loro riservato; tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine il 30% delle assunzioni è rivolto a giovani, mentre per le professioni con elevata specializzazione tale quota si riduce al 21%e per le non qualificate all’11%.

Una figura professionale su due è difficile da reperire

Cresce ancora la quota di assunzioni per le quali le imprese lucchesi faticano a trovare candidati ritenuti idonei: a settembre un’assunzione su due (49%) è considerata difficile da reperire, più della media nazionale salita al 43%.L’aumento delle difficoltà di reperimento interessa tutti i principali gruppi professionali: per le professioni a elevata specializzazione tocca il 57% delle assunzioni, contro il 46% di un anno fa. Le maggiori difficoltà si rilevano in particolare per gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (77%), per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (75%), per farmacisti e biologi (71%) e tecnici della sanità (70%).

Crescono al 59% dei casi (51% a Settembre 2021) le assunzioni di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine considerate “difficili”: risulta particolarmente complicato il reperimento di operai specializzati nell’edilizia (67%) e di operai metalmeccanici ed elettromeccanici (66%), così come quello di conduttori di mezzi di trasporto (63%) e macchinari mobili (68%).

Per impiegati, professioni commerciali e nei servizi le difficoltà si fermano al 43%, stabili rispetto al 2021, con cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici che evidenziano i valori più elevati (58%). Per le professioni non qualificate la quota di assunzioni ritenute difficili incrementa di dodici punti percentuali, salendo al 32% dal 20% di settembre 2021: per un’assunzione su quattro è dichiarata la mancanza di candidati, mentre per il 39% è richiesta una precedente esperienza nel settore.

Cresce la richiesta di personale laureato o con diploma/qualifica professionale

Aumenta la richiesta di laureati (+16%; +60 unità), che arriva al 16% del totale dei lavoratori in ingresso, due punti percentuali in più rispetto a settembre 2021. Cresce anche la domanda di personale con diploma/qualifica professionale (+6%; +30 unità) che sale di un punto percentuale arrivando al 18% delle entrate programmate. Diminuiscono invece gli ingressi previsti per gli altri titoli di studio: la richiesta di lavoratori con diploma di scuola secondaria (28% del totale) cala del 6% (-50 unità), mentre la domanda di personale senza titolo di studio (36% del totale) scende del 2% (20 unità in meno). 

L’indirizzo di laurea più richiesto dalle aziende è insegnamento e formazione (110ingressi), anche in vista dell’avvio dell’anno scolastico, seguito da quello economico (80). 

Tra i diplomati gli indirizzi più ricercati sono amministrazione, finanza e marketing e meccanica, meccatronica ed energia (180 per entrambi); seguono, con valori inferiori, turismo, enogastronomia e ospitalità (80) ed elettronica-elettrotecnica (70). Per quanto riguarda le qualifiche di formazione e i diplomi professionali le maggiori opportunità di impiego riguardano gli indirizzi ristorazione (120) e meccanico (80). 


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno