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Attualità lunedì 12 dicembre 2022 ore 18:35

Natale, tre toscani su 10 rinunciano ai regali

persone in strada con addobbi natalizi

La spesa pro capite prevista per i doni è sostanzialmente identica a quella del 2021, ma passa dal 76,9% al 71% la percentuale di quanti li faranno



TOSCANA — Tre toscani su 10 rinunciano ai regali di Natale 2022, con una percentuale di quanti metteranno doni sotto l'albero scesa dal 76,9% del 2021 all'attuale 71%. Per chi i regali li farà il budget pro capite sostanzialmente tiene, ma cresce la quota di quanti investiranno semmai le tredicesime per saldare le bollette o far fronte al carovita.

Il dato arriva da un’indagine di Confcommercio Toscana basata sui dati dell’ufficio studi nazionale. I toscani non tagliano il budget per i regali di Natale 2022, con una flessione nelle previsioni di spesa rispetto all'anno scorso di un solo euro: da 158 euro investiti in doni nel 2021 agli attuali 157 euro pro capite. La flessione progressiva c'è, ma per rilevarla bisogna guardare indietro ai 162 euro di spesa per ogni toscano nel 2020 se non addirittura ai 175 euro del 2019.

In tutto ciò in Toscana 7 cittadini su 10 acquisteranno regali da mettere sotto l'albero e scambiare con familiari e amici carissimi, per un investimento complessivo regionale stimato da Confcommercio Toscana in oltre 415 milioni di euro.

La percentuale dei toscani che si dichiarano disposti a fare regali, si diceva, si contrae fino al 71% del totale: “Ma non si tratta di un dato definitivo - osserva il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - spesso capita che anche il più refrattario ai doni poi ci ripensi alla vigilia e corra a comprare qualcosa per le persone più care". 

Ma: "Vero è che buona parte della tredicesima, purtroppo, quest’anno servirà ad assorbire inflazione e caro bollette: secondo le previsioni di Confcommercio nazionale i consumi reali di Dicembre si ridurranno ai minimi da 15 anni, superando di poco i 1.500 euro a famiglia, 1.532 per l’esattezza”.

C'è chi ha giocato d'anticipo

Alcuni toscani hanno anticipato gli acquisti natalizi durante la Black Week, che in Italia ha visto crescere i consumi del +14,3% rispetto al 2021, ma la tradizione dello shopping in centro nei fine settimana di Dicembre resiste, complice la voglia di ritrovarla dopo gli anni di pandemia che hanno limitato mobilità personale e interazioni sociali.

Gli acquisti online però tengono botta, e sono l'opzione scelta soprattutto dai ragazzi.

Tra i doni preferiti, Confcommercio Toscana prevede la riconferma dei prodotti gastronomici, seguiti da capi di abbigliamento, libri, giocattoli e carte regalo. In crescita anche il trend dei 'pacchetti esperienziali', dai trattamenti estetici alle cene gourmet passando per visite guidate o training sportivi.

Turismo e ristorazione

Molte speranze in Toscana sono legate alle performance del turismo: “Se il trend resta quello registrato da metà Novembre in poi e per il ponte dell’Immacolata - commenta il presidente dell'associazione Aldo Cursano - i risultati saranno molto positivi sia per le città d’arte più famose sia per le destinazioni che hanno saputo creare iniziative natalizie attrattive per il grande pubblico”.

Nella maggior parte dei casi si tratta di un turismo di prossimità, proveniente da regioni limitrofe, ma comunque porta una iniezione di liquidità.

Anche sul fronte della ristorazione si aprono prospettive interessanti: “I ristoranti che resteranno aperti hanno già moltissime prenotazioni per il pranzo di Natale. Il tutto esaurito pare un traguardo possibile”, anticipa Cursano che è anche vicepresidente vicario nazionale di Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi del sistema Confcommercio. 

“Nei fine settimana i locali sono pieni, nonostante la crisi e l’incertezza del futuro la gente ha voglia di stare bene, di divertirsi fuori casa, e premia quei ristoratori che sanno regalare un’accoglienza all’altezza delle aspettative. Purtroppo inflazione e caro energia mettono a rischio questa ripresa post pandemica. Ci affacciamo al 2023 con grande preoccupazione e cautela”, conclude. 


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