Attualità giovedì 30 ottobre 2025 ore 17:52
Peste suina, 43 comuni in zona di restrizione

Interessati 25 comuni in provincia di Lucca, tutti i 17 comuni della provincia di Massa Carrara ed Abetone Cutigliano in provincia di Pistoia
TOSCANA — Si amplia l'elenco dei comuni toscani inseriti dalla Commissione Europea nelle zone di restrizione 1 e 2 per la peste suina africana (Psa). Lo rende noto Coldiretti Toscana. Secondo i dati diffusi dall'associazione i comuni in zona di restrizione arrivano oggi a 43: sono 25 in provincia di Lucca, tutti e 17 i comuni della provincia di Massa Carrara ed Abetone Cutigliano in provincia di Pistoia.
"Per la prima volta - scrive l'associazione in una nota- anche un comune della provincia di Pistoia, Abetone Cutigliano, entra nella zona 1 di restrizione portando a ben 43 il numero complessivo dei comuni che si trovano in zone gravate dalle misure di restrizione previste dal piano di emergenza nazionale per la peste suina: 13 si trovano in zona 1 considerata a rischio, 30 quelli finiti nella zona 2 di restrizione più elevata, ossia in zone dove sono stati riscontrati casi di peste suina nei cinghiali selvatici. In serio pericolo c’è un settore in Toscana con quasi 4 mila allevamenti e 130 mila suini per un valore alla produzione di circa 100 milioni di euro a cui va sommato a tutto l’indotto legato al turismo escursionistico".
“C’è una fortissima preoccupazione rispetto all’espansione anche nel pistoiese della peste suina (PSA) -dichiara Coldiretti Pistoia- per le conseguenze sulle attività che portano reddito alle aziende agricole, soprattutto montane. Occorre quindi che gli attori coinvolti agiscano con tempestività e soprattutto con grande senso di responsabilità”.
“La pandemia va contenuta ora che è ancora limitata ad un territorio ampio ma ristretto, evitando che il cluster progredisca ancora verso sud coinvolgendo altre aree di allevamento del territorio toscano. – spiega ancora il presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi –. In Garfagnana la presenza fuori controllo degli ungulati che creano danni alle coltivazioni agricole non è più tollerabile e rappresenta senza dubbio una delle concause dell’abbandono negli ultimi quindici anni di circa 4 mila ettari di terreni coltivati; sono dati poi che hanno una ricaduta immediata anche sul turismo della zona e che contribuiscono allo spopolamento delle aree interne”.
Da qui la decisione di Coldiretti Toscana, maturata e condivisa ieri nel corso di una riunione con gli imprenditori agricoli delle zone interessate, tenutasi ieri a Castelnuovo Garfagnana, di alzare il livello della protesta passando dagli incontri allo stato di mobilitazione: “Ci sarà tempo per attribuire le responsabilità: questo è il momento di risolvere con decisione questa emergenza – ha annunciato la presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani annunciando l’azione di protesta - Tutti ci mettano la faccia per attivarsi sul contenimento senza se e senza ma: per questo la prossima settimana saremo in mobilitazione per chiedere a tutte le istituzioni di non girarsi dall’altra parte e di non voltare le spalle alla Toscana”.
I comuni in zona di restrizione
In zona di restrizione 1 (area a rischio) si trovano nella provincia di Lucca, i comuni di Forte dei Marmi, Borgo a Mozzano, Camaiore, Barga, Coreglia Antelminelli, Gallicano, Pietrasanta, Seravezza, Bagni di Lucca, Pescaglia, Stazzema, Fabbriche di Vergemoli; nella provincia di Pistoia Abetone Cutigliano.
In zona di restrizione 2 (aree in cui sono stati riscontrati casi di peste suina africana nei cinghiali selvatici) tutti i comuni della provincia di Massa Carrara, ossia: Zeri, Pontremoli, Mulazzo, Filattiera, Tresana, Bagnone, Villafranca in Lunigiana, Licciana Nardi, Aulla, Podenzana, Fosdinovo, Fivizzano, Comano, Carrara, Casola in Lunigiana, Montignoso, Massa; nella provincia di Lucca i comuni di Molazzana, Castelnuovo di Garfagnana, Pieve Fosciana, Minucciano, Careggine, San Romano in Garfagnana, Vagli Sotto, Castiglione di Garfagnana, Camporgiano, Fosciandora, Piazza al Serchio, Villa Collemandina e Sillano Giuncugnano.
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