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Attualità lunedì 08 aprile 2024 ore 15:30

Toscana terra di badanti, sono 43.858

mani di donne giovane e anziana

L'invecchiamento della popolazione porta un crescente bisogno di assistenti familiari, specialmente donne. Italiane più che raddoppiate in 10 anni



TOSCANA — Toscana terra di badanti, 43.858 complessivamente secondo dati Inps e in aumento costante per via del bisogno dettato dall'invecchiamento della popolazione: il dato è stato diffuso in occasione di un convegno organizzato dalla Regione e che si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze, che ha messo al centro proprio la figura e il ruolo degli assistenti familiari.

Il numero di badanti è costantemente cresciuto nell'ultimo decennio (erano 38.368 nel 2013). La stragrande maggioranza delle operatrici viene dall’est europeo, ma avanza la presenza di collaboratori da centro e sud America e da Asia medio-orientale. La crescita maggiore che si registra riguarda però le italiane, più che raddoppiate in dieci anni: dalle 4.009 del 2013 alle 8.761 attuali. 

Anagraficamente parlando, l’età delle badanti cresce: la maggior parte ha tra i 50 e i 59 anni, ma un fetta sempre più significativa è nella fascia d’età successiva, tra i 60 e i 64.

Le assistenti familiari hanno un ruolo decisivo nella vita delle persone anziane o fragili, aiutandole a vivere in autonomia, e nel loro ambiente. Oltre 5.000 sono le persone accreditate nel sistema regionale.

L'obiettivo del convegno era quello di definire in maniera sempre più chiara la loro figura all’interno della rete di cura socio-sanitaria, sia per consentire l’emersione del lavoro non regolare (secondo alcuni studi arriva sino al 60%) sia per favorire la loro formazione e qualificazione.

I lavori sono stati introdotti e conclusi dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli: “Il tema della cura e dell’assistenza domiciliare – ha dichiarato - è fondamentale visto il progressivo invecchiamento della popolazione, ma anche nel rispetto delle aspettative delle persone che in larghissima parte, e comprensibilmente, avendo la necessità di essere supportate vogliono mantenere la propria indipendenza e restare il più a lungo possibile nel proprio ambiente familiare e domestico”.

L'accreditamento

“Per favorire il funzionamento di questo sistema, rendendolo sempre più qualificato e professionale - ha aggiunto – ritengo decisivo il lavoro sull’accreditamento, che sta dando risultati significativi, consentendo anche di far emergere il lavoro irregolare. In prospettiva vogliamo rafforzare la possibilità di collocamento tramite i Centri per l’impiego, per qualificare ulteriormente la professionalità e dare un aiuto concreto alla famiglie, che spesso incontrano difficoltà proprio nel reperimento della persona da assumere”.

Il sistema dell’accreditamento costituisce la premessa essenziale per operare a livello pubblico sull’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare.

Per essere accreditati è necessario che gli operatori possiedano almeno uno di questi requisiti: un rapporto di lavoro in campo assistenziale comprovato dall'iscrizione all'Inps, un'esperienza professionale di almeno 3 mesi in questo ambito, l’attestazione di una formazione in campo assistenziale.

Per ottenere l’accreditamento l’assistente familiare presenta al Comune apposita istanza esprimendo anche il consenso alla diffusione dei propri dati di contatto che possono a quel punto essere inseriti in elenchi e diffusi dai Comuni, dalla Società della salute e dalle zone distretto.

L'accreditamento è obbligatorio quando la famiglia riceve un contributo da parte di enti pubblici. Attualmente gli assistenti familiari accreditati sono 5.099.

Il “Pronto badante”

E’ il progetto toscano, attivo dal 2016, che offre un aiuto rivolto alle persone ultra 65enni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali.
Dal Luglio scorso la gestione del progetto, che fin qui era stata regionale, è stata delegata a Società della salute e zone distretto, mentre la Regione mantiene il coordinamento e il monitoraggio.

Il numero da chiamare è lo 055 4383000, unico per tutta la Toscana, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15. Dal momento della segnalazione viene offerto supporto e tutoraggio entro massimo 48 ore.

L’operatore orienta la famiglia o la persona anziana sui servizi territoriali disponibili e gli adempimenti amministrativi necessari, compresa la ricerca di un assistente familiare accreditato e tutte le informazioni utili al miglioramento della qualità della vita all'interno dell'ambiente domestico. Inoltre per l’anziano in stato di fragilità è disponibile un libretto di famiglia da 300 euro, una tantum, per 30 ore di assistenza familiare da utilizzare per le prime necessità.

In 7 anni sono oltre 106mila le telefonate arrivate al numero verde, 45.300 le visite domiciliari, telefoniche o da remoto, oltre 28mila i sostegni economici erogati attraverso l’attivazione di voucher.


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