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Attualità giovedì 30 luglio 2015 ore 17:20

Termovalorizzatore, chiusa la vicenda legale

Si chiude la storica e intricata vicenda legale fra il Comune di Capannori e la Fisia Italimpianti Spa, che si era aggiudicata l'appalto



CAPANNORI — L'azienda nel 1996 si aggiudicò l'appalto pubblico di circa 25 miliardi di vecchie lire per la realizzazione del termovalorizzatore al Frizzone in località Casa del Lupo, che conobbe un clamoroso stop in seguito alle battaglie dell'allora amministrazione comunale e dei movimenti ambientalisti. Grazie alla mobilitazione e all'azione istituzionale, il Ministero dei Beni Culturali pose il vincolo archeologico sull'area impedendo la realizzazione dell'impianto.

L'azienda vincitrice dell'appalto mosse ricorso contro il Comune e la Regione Toscana avendo di fatto già sostenuto spese di progettazione e pertanto a suo parere subito un danno economico. Nel corso dell'iter procedurale la Fisia Italimpianti Spa era arrivata a chiedere un risarcimento superiore al milione di euro. Oggi la sentenza del Consiglio di Stato prevede un risarcimento complessivo di 140 mila euro, di cui il 60 per cento, pari a 84 mila euro, a carico del Comune e il restante 40% a carico della Regione.
Il riconoscimento da parte dell'ente di questo debito fuori bilancio derivante dalla sentenza del Consiglio di Stato è stato approvato ieri (mercoledì) dal consiglio comunale che ha dato il via libera anche alla salvaguardia degli equilibri di bilancio.

“L'esito conclusivo di questo contenzioso con la Fisia Italimpianti Spa rappresenta la vittoria definitiva del nostro territorio contro politiche che non ci appartengono come quelle che spingono alla realizzazione di impianti di incenerimento - ha dichiarato la vice sindaco, Lara Pizza -. Il nostro Comune ha sposato politiche alternative grazie alle quali ha raggiunto livelli di eccellenza per la raccolta differenziata e le buone pratiche ambientali. I circa 80 mila euro che dovremo versare all'azienda rappresentano un onere assolutamente irrisorio rispetti agli enormi costi in termini di salute dei cittadini e di danni per l'ambiente che sarebbero derivati dalla realizzazione dell'impianto. Un lavoro serio, puntiglioso e costante portato avanti dai tecnici del Comune di concerto con quelli della Regione ha garantito il buon esito dell'annosa vicenda”.


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