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Attualità lunedì 28 dicembre 2020 ore 12:23

Ponti e viadotti, ecco i 50 sorvegliati speciali

Luca Menesini

Individuato l'elenco di infrastrutture che dalla montagna alla Piana e alla Versilia saranno ispezionate e monitorate per verificarne le condizioni



PROVINCIA DI LUCCA — Sono 50 i ponti e viadotti sul territorio provinciale lucchese che saranno oggetto di monitoraggio e ispezione per verificarne le condizioni di stabilità. L'elenco stilato dalla Provincia di Lucca nell'abito dell'accordo con il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa include ponti grandi e piccoli tutti di competenza provinciale dislocati tra Piana di Lucca, Valle del Serchio, Garfanana e Versilia.

Il progetto di monitoraggio, su cui l'ente provinciale riversa 40mila euro provenienti da un contributo assegnato dal ministero delle infrastrutture, riguarderà per alcuni ponti la situazione generale della struttura, delle campate e delle pile, ma anche lo stato di conservazione dei giunti, delle barriere guardia via, delle solette, del manto di asfalto, lo stato di conservazione del cemento armato, nonché l'eventuale pulizia dell'alveo dei corsi d'acqua attraversati.

Ed eccoli, i 50 sorvegliati speciali che saranno oggetto di studio da parte degli ingegneri dell'università di Pisa e dei tecnici di Palazzo Ducale. Per la viabilità pedemontana: il ponte di Sant'Ansano a Ponte a Moriano, il ponte ad arco di Rivangaio che supera il Serchio sulla strada provinciale 2 Lodovica, sempre sulla stessa strada il cavalcaferrovia a Borgo a Mozzano, il ponte Lombardini sulla strada provinciale 7 di Barga, il ponte Foggi sul Vezza sulla strada provinciale 8 di Vallecchia, il cavalcavia di Querceta sulla strada provinciale 9 di Marina che scavalca la ferrovia tirrenica e la strada statale 1 Aurelia, due ponti sulla strada provinciale 13 di Valdarni, altre due strutture sulla strada provinciale Calavorno-Campia a Gallicano, il ponte di Calavorno sulla strada provinciale 21, il ponte del Fogliaio sulla strada provinciale 39 di Vergemoli, il ponte sul Serchio sulla strada provinciale 40 Gallicano-Mologno, sulla strada provinciale 46 di Fosciandora il ponte di Ceserana, la passerella di Ponte all'Ania sul Serchio, la passerella di Bolognana sulla strada provinciale 58, il ponte Pari a Borgo a Mozzano, il ponte di Fornaci sulla strada provinciale 75.

Le principali strutture sulla viabilità montana sono il ponte a Capanne di Sillano sulla strada provinciale 12 di Pradarena, la struttura di Pontecosi sulla strada provinciale 16 di San Romano in Garfagnana, sulla medesima direttrice il ponte che si trova a San Romano, poi il ponte Vergai sulla strada provinciale 48 Castelnuovo-Careggine, due strutture sulla strada provinciale 50 di Vagli, il ponte Sasso alla Botte sulla strada provinciale 66 di San Romano Camporgiano, due strutture sulla strada provinciale 72 del Passo delle Radici.

In Pianura lo studio si concentrerà su tre strutture della strada provinciale 1 Francigena (via per Camaiore): si tratta del ponte sul Serchio a Monte San Quirico a Lucca, del viadotto sulla Freddana a Monte San Quirico e del ponte sul torrente Camaiore a Viareggio. Inoltre un cavalcaferrovia e un ponte sulla strada provinciale 4 Mammianese rispettivamente a Marginone (Altopascio) e a San Salvatore (Montecarlo), il sottopasso della Fraga sulla strada provinciale 29 di Marlia (viale Europa) a Capannori, il cavalcaferrovia sulla strada provinciale 33 Montecarlo-San Salvatore, il ponte a Villa sulla strada provinciale 35 di Villa Basilica, il ponte dei Ginesi sulla provinciale 61 Lucchese-Romana, infine il cavalcaferrovia di Paganico sulla strada provinciale 74 del Frizzone.

“L'accordo di collaborazione con gli ingegneri dell'università di Pisa – afferma il presidente Menesini – ha il preciso obiettivo di tenere sotto osservazione continua un buon numero di ponti di competenza provinciale, siano essi brevi attraversamenti, grandi ponti, passerelle o cavalcaferrovia".


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