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Attualità venerdì 01 aprile 2022 ore 08:59

Torrente più sicuro, bloccato il movimento franoso

Il torrente dopo i lavori
Il torrente dopo i lavori

Là dove il Pescia di Collodi costituiva rischio potenziale anche per le abitazioni vicine, il Consorzio è intervenuto per la messa in sicurezza



MONTECARLO — Bloccato il movimento franoso in destra idraulica che metteva a rischio anche le abitazioni vicine, ora il torrente Pescia di Collodi è più sicuro. Il risultato è frutto dell'intervento in via di conclusione ad opera del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno nel comune di Montecarlo. 

Nei giorni scorsi il sindaco Federico Carrara e il presidente del Cb4 Maurizio Ventavoli hanno effettuato un sopralluogo sulle aree oggetto d’intervento che hanno incluso una serie di operazioni di messa in sicurezza del corso d’acqua, grazie a fondi stanziati dalla Regione Toscana e cofinanziati dal Consorzio, e di manutenzioni e migliorie all’impianto idrovoro.

Gli interventi sul torrente sia a valle del Ponte di Ponte in Canneto che a valle del Ponte di San Piero sono conclusi: "Qui il corso d’acqua era interessato in destra idraulica da un importante movimento franoso – spiega Ventavoli - estremamente pericoloso sia per la natura torrenziale del torrente ma soprattutto per la presenza di abitazioni ed attività produttive in un tratto in cui risulta pensile e quindi potenzialmente devastante in caso di rottura arginale". E' stata realizzata una scogliera a protezione dell’arginatura con posa in opera di rete in juta antierosione.

"Il tratto interessato dai lavori è molto delicato - affermano il sindaco di Montecarlo Federico Carrara e il consigliere Luca Galligani - per le strettissime interconnessioni fra il reticolo minore delle acque provenienti anche dal centro abitato di San Salvatore, un tratto costantemente monitorato".

È stato oggetto di interventi anche l’impianto idrovoro sul Pescia di Collodi: sono stati eseguiti lavori di carpenteria leggera per la messa in sicurezza sulle tubazioni di scarico, con la costruzione e posa in opera di parapetti e corrimano lungo il perimetro. 

Potenziato inoltre il sistema di supervisione con l’installazione di una telecamera per consentire il controllo da remoto del torrente durante l’immissione delle acque nella fase di pompaggio. Eseguiti anche lavori per il rispristino della strada di accesso all’impianto e sottoposte a manutenzione e verifica le elettropompe Flygt.

Ora si guarda avanti: di prossimo inizio un altro intervento a valle del Ponte di Ponte in Canneto per ripristinare un’erosione della scarpata, in parte causata e in parte accentuata dall’evento di piena dell'1 e 2 Febbraio 2019 che ha anche deteriorato muratura e lastricato in pietrame con un franamento per un fronte di circa 15 metri. L’intervento prevede il ripristino e il consolidamento della scarpata del corso d’acqua lungo il torrente.


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