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Attualità mercoledì 17 febbraio 2021 ore 18:50

"Ma il vino non è come il fumo"

vino rosso

I produttori di Doc montecarlese tremano per l'intenzione dell'Ue di dotare le bottiglie di etichette dissuasive come per le sigarette



MONTECARLO — "Ma il vino non è come il fumo": da Montecarlo, i produttori dei vini Doc tremano per l'intenzione dell'Unione europea di escludere dai fondi di promozione carne, salumi e vino prevedendo etichette dissuasive sulle bottiglie come già accade per i pacchetti di sigarette. La piccola Doc montecarlese, è la stima di Coldiretti Lucca, vedrebbe a rischio almeno 3 bottiglie su 10, mentre in provincia di Lucca si penalizzerebbe un settore che complessivamente vale fra i 60 e i 70 milioni di euro secondo i dati Istat del 2018 e 2019.

I vini di Montecarlo piacciono ai mercati esteri, e si teme per la tenuta dell'export con i produttori del Montecarlo Doc che esprimono sconcerto. Per Gino Fuso Carmignani, presidente del Consorzio di Tutela, il “tentativo dell’Ue di far passare questi messaggi ci rende tristi e ci preoccupa. Stiamo vivendo alla giornata. Sono mesi durissimi e l’Europa pensa ad etichette penalizzanti. C’è poco da dire”.

“Con la scusa di tutelare la salute – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca - che va invece salvaguardata promuovendo una dieta equilibrata e varia senza criminalizzare singoli alimenti, si tenta di penalizzare la forza agroalimentare, la distintività e la qualità indiscutibile delle produzioni agroalimentari Made in Italy più amate nel mondo come vino, carne e salumi. Non è certo questo il momento per pensare ad etichette che scoraggino Made in Italy. Siamo molto preoccupati nei confronti di questo atteggiamento che rappresenta una minaccia concreta per il nostro paese e per la nostra agricoltura che, lo ricordo, è la più sicura e green al mondo”.

Le misure della Commissione Ue nell’ambito dell’attività di prevenzione del Piano riguardano tra l’altro, riferisce la Coldiretti, la proposta di introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche prima del 2023 ma anche la volontà di eliminare dai programmi di promozione i prodotti agroalimentari, come specificatamente le carni rosse e quelle trasformate, che vengono associati ai rischi di tumore. 


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