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Attualità venerdì 21 maggio 2021 ore 15:07

La chirurgia laparoscopica senza incisioni

Il dottor Bracco col robot chirugico
Il dottor Bracco col robot chirugico

All'ospedale San Luca, il direttore di Ostetricia e Ginecologia Gian Luca Bracco inaugura una nuova tecnica di intervento all'addome per via vaginale



LUCCA — Una tecnica chirurgica innovativa chiamata vNOTES (vaginal natural orifice transluminal endoscopic surgery) è stata eseguita il 19 maggio scorso all’ospedale San Luca di Lucca dal direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia di Lucca Gian Luca Bracco. Questa metodica, che il dottor Bracco ha appreso negli ultimi mesi in Belgio, permette di eseguire interventi laparoscopici senza incisioni sull’addome, ma per via vaginale. È il primo intervento del genere eseguito in un’azienda sanitaria territoriale della Toscana, e la paziente è stata già dimessa ieri 20 maggio.

La procedura è una variante delle tecniche che utilizzano orifizi naturali per operare all’interno dell’addome. Lo scopo è quello di evitare cicatrici visibili e ridurre l’invasività chirurgica per la paziente. La tecnica vNOTES permette di intervenire su organi pelvici con strumenti corrispondenti a quelli che si usano per la laparoscopia, come la telecamera e apparecchiature di altro genere, attraverso una piccola incisione sul fondo vaginale. Un altro vantaggio è legato alla notevole riduzione del dolore post-chirurgico e della necessità di analgesici, dando anche la possibilità di dimettere la paziente nello stesso giorno (Day hospital) o al massimo la mattina successiva.

Attualmente all'ospedale San Luca il team di Ginecologia esegue molti interventi per via vaginale, tecnica che Bracco ha introdotto ormai 13 anni fa dopo il suo arrivo all’ospedale di Lucca come direttore di struttura. “In generale - precisa Bracco - queste tecniche mi sono state insegnate quando lavoravo all’università di Firenze, che è stata un po’ la culla della chirurgia vaginale dagli anni 50 del secolo scorso in poi. L’accesso vaginale per interventi ginecologici è un approccio chirurgico storico. A volte non permette una visione chiara ed il campo operatorio risulta essere molto stretto".

"La tecnica importata dal Belgio, dove sono stato di recente per apprenderla da chi l’ha sviluppata, il dottor Jan Baekelandt - prosegue Bracco - unisce quindi le caratteristiche minivasive della laparoscopia con la via vaginale con un risultato eccellente in grado anche di poter effettuare interventi più complessi come l’isterectomia senza alcuna cicatrice sull’addome”.

“Questa metodologia – continua Bracco - viene già eseguita anche dal professor Tommaso Simoncini dell’università di Pisa con il quale collaboro da anni anche per la chirurgia robotica, eseguendo interventi a Pisa per patologia oncologica al Centro Muldisciplinare di Chirurgia robotica dell'ospedale di Cisanello diretto dalla professoressa Franca Melfi”.


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