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Attualità venerdì 28 novembre 2014 ore 16:05

L'azzardo non è un gioco, ma si ammalano i giovani

Dipendenza in crescita tra gli under 30 anche grazie a gioco on line e slot machine: 9 casi a Lucca nel 2013



LUCCA — È un fenomeno in crescita anche tra i giovanissimi. Che accedono al gioco in rete o usando le slot diffuse in molti esercizi.

La dipendenza da gioco d'azzardo anche a Lucca è un fenomeno in crescita. Secondo i dati del Sert dell’Azienda Usl 2 (relativi al 2013) fra le persone che ogni anno chiedono aiuto in larga maggioranza si tratta di adulti (89), spesso con un lavoro (42) o pensionati (17), sposati o conviventi (in 52 casi). 

La grande facilità ad accedere al gioco d'azzardo ha diffuso il problema anche tra i giovani sotto i 29 anni (9 casi), facendo emergere ancora di più l'esigenza di far fronte con programmi di prevenzione, oltre che di cura, rivolti anche agli adolescenti.

Per contrastare la diffusione di questo problema, la Fondazione Banca del Monte si è fatta promotrice di un progetto che ha messo in rete i diversi soggetti che, ciascuno nel proprio ambito, sono impegnati a combattere il fenomeno: Ceis Giovani e Comunità, Caritas della Diocesi, Prefettura, Provincia e Azienda Usl 2 di Lucca

Gambling nella rete. Come coniugare e implementare un progetto di intervento tra prevenzione e trattamento mira a realizzare azioni di sistema per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco, attraverso diverse fasi: la prevenzione e l'informazione sul fenomeno, il trattamento dei giocatori con particolare attenzione agli adolescenti e il sostegno ai giocatori problematici e ai loro nuclei familiari.
La complessità dei bisogni del giocatore e della sua famiglia e la carenza dei fondi a disposizione hanno messo in evidenza come la questione non sia affrontabile da un singolo servizio specialistico, ma debba essere vista in un'ottica di sistema di più soggetti. A fronte di tali considerazioni è nato un tavolo di lavoro permanente che riunisce il Ceis di Lucca, che da anni segue la problematica, il Sert dell'Asl, che dal 2001 ha attivato un ambulatorio per la valutazione e il trattamento del giocatore d’azzardo patologico e la sua famiglia, la Prefettura di Lucca, la Caritas diocesana, che collabora attuando percorsi complementari a quelli riabilitativi e il settore politiche sociali della Provincia di Lucca, che ha mantenuto negli anni una prassi operativa di tipo preventivo mirata al target giovanile, coinvolgendo le scuole superiori.
Con la collaborazione della Provincia e della Prefettura, sono infatti state coinvolte le scuole secondarie di secondo grado del territorio, con la partecipazione di circa 240 studenti, di 4 istituti, in diverse attività per sensibilizzare ai rischi collegati al gioco di azzardo.


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