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Attualità mercoledì 20 maggio 2015 ore 18:23

L'appello della Croce Rossa rimasta senza sede

Sos del presidente del comitato provinciale Enzo Fasano: l'associazione di volontariato non ha più a disposizione gli spazi per le attività di aiuto



LUCCA — Questo il comunicato stampa dell'associazione che ogni anno aiuta centinaia e centinaia di persone a Lucca.

"Il Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana di Lucca intende scusarsi con tutta la cittadinanza perché è da qualche settimana che non riesce, suo malgrado, a dare quelle risposte ai tanti concittadini che non hanno più la possibilità di poter presentare le loro situazioni di necessità e per essere nell’impossibilità di poter distribuire generi di conforto alle tante famiglie (oltre 400 nel solo 2014) che settimanalmente venivano accolte presso il nostro Centro di Ascolto di Via dei Bacchettoni - si legge nella nota - Tutto ciò non certo per colpa nostra ma per il “semplice” motivo che a far data dal 31 marzo non disponiamo più di locali adibiti a tale scopo. Per le volontarie e volontari che quotidianamente si mettono a disposizione dei ceti più fragili, di chi ha la sfortuna di essere costretto a dover chiedere il nostro aiuto, è veramente frustrante e doloroso dover comunicare a tutte queste persone che non è più possibile dare un aiuto concreto perché non abbiamo locali idonei e decorosi dove accoglierli, ascoltarli e dare concrete risposte alle loro richieste. Tutti i nostri appelli, diramati da molti mesi, sono caduti nel vuoto. Tante, troppe promesse, ma di concreto, come ormai siamo abituati a subire, niente! Tutti a stracciarsi le vesti quando si parla di dare sostegno ad un Ente (la Croce Rossa Italiana), ma quando dalle promesse si deve passare ai fatti, allora tutto cambia e nessuno muove un dito. Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali la città di Lucca – sbandierata come "capitale del volontariato" – non riesce a dare una sede degna e decorosa ad una Associazione come la Croce Rossa Italiana – una delle principali Società Nazionali del più grande Movimento universale. Una delle dirette diramazioni sul nostro territorio del Comitato Internazionale della Croce Rossa e Mezza Luna Rossa. Pare impossibile, a nostro avviso, che nella nostra città non si riesca a trovare uno spazio di 150/200 mq. dove poter ospitare il Centro di Ascolto CRI e il relativo stoccaggio di vestiario e alimenti che attualmente non possono essere distribuiti proprio perché non c'è la disponibilità di spazi idonei. Terminato il periodo di comodato d'uso di Villa Niemack per il nostro Comitato è improponibile un canone d'affitto per poter gestire questa iniziativa che è fondamentale per chi si trova in stato di necessità e che è rivolta quasi per la totalità ad una utenza locale. Se le cose permarranno in questo stato non vediamo altra soluzione per chi abitualmente veniva seguito dai nostri volontari, di rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune di Lucca. Noi volontarie e volontarie della Croce Rossa Italiana di Lucca non siamo abituati a mettere in “piazza” le nostre azioni. Noi non amiamo raccontare quanto ci spendiamo, tutti i santissimi giorni, a favore di chi soffre. Lo facciamo e basta! Senza voler balzare ai clamori delle cronache per dire che noi siamo bravi. Non è nella nostra cultura. Purtroppo ci vediamo costretti, nostro malgrado, a mettere in evidenza il fatto che la Croce Rossa di Lucca si è sempre spesa a favore di tutti, senza fare alcuna distinzione, in particolare per le famiglie bisognose del nostro territorio. La Croce Rossa di Lucca è intervenuta in ogni situazione di emergenza, sia a Lucca che su tutto il territorio nazionale, tenendo alto il nome della nostra città. Nel corso degli anni siamo riusciti a dotarci di importanti strutture che ci hanno permesso di far fronte a tutte le richieste di aiuto pervenuteci in occasioni di calamità. Tutto ciò grazie elusivamente ai sacrifici delle Volontarie e dei Volontari e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Pur con tutto questo, non riusciamo a far comprendere a chi ha la facoltà di aiutarci e a dotarci di una sede degna di questo nome la drammaticità della nostra situazione. Certamente potremmo mettere in atto molto di più di quello che attualmente facciamo. Vogliamo sottolineare e ricordare a tutta la cittadinanza che attualmente svolgiamo le nostre attività all'interno di moduli abitativi (c.d. container) a dimostrazione del fatto che il senso del dovere e la propensione al sacrificio delle centinaia di volontarie e volontari della Cri di Lucca è unico. Tutto quanto sopra per due motivi: il primo chiedere ancora una volta, con forza, a chi nelle sedi preposte può garantirci di svolgere un servizio primario per la cittadinanza e in secondo luogo far si che i cittadini di Lucca siano informati su una situazione insostenibile che ormai si protrae da tanto, troppo tempo. Una volta per tutte si passi dalle parole ai fatti, dalle promesse ad azioni concrete che ci permettano di continuare il nostro servizio come abbiamo sempre fatto: con discrezione e con la dedizione che solo i volontari e le volontarie sanno esprimere con il loro impegno, il loro altruismo per aiutare chi sta peggio di noi". 


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