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Attualità martedì 20 luglio 2021 ore 09:30

I grandi uccelli preferiscono Padule e Sibolla

Padule di Fucecchio
Uno scorcio del Padule di Fucecchio

Torna il monitoraggio delle specie nidificanti nell'area umida, tra specie rare che arrivano o rimangono e una che però invece è andata perduta



FUCECCHIO / ALTOPASCIO — In cerca di chi fa il nido tra Padule di Fucecchio e Lago di Sibolla: torna il monitoraggio degli uccelli nidificanti nell'area umida, tra specie rare che arrivano o rimangono e una che però invece è andata perduta. Dopo lo stop imposto nella primavera 2020 dal lockdown imposto dal Covid-19, il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio ha ripreso quest'anno le attività. 

Le operazioni sono autorizzate dalla Regione Toscana e svolte da personale qualificato del Centro, con il supporto di alcuni volontari formati, e hanno consentito di confermare una significativa espansione numerica di varie specie rare di recente colonizzazione, ma anche di rilevare purtroppo la scomparsa di una specie, la Salciaiola, considerata in pericolo in Italia.

Le buone notizie provengono soprattutto dai grandi uccelli coloniali (aironi, ibis e cormorani) i cui censimenti sono svolti in collaborazione con il Centro Ornitologico Toscano. I rilievi consentono già di stimare in alcune decine le coppie riproduttive di Spatola e di Mignattaio. Si tratta di specie rare, comprese nell'allegato I della Direttiva Uccelli, che, pur nidificando nella Macroarea Fucecchio-Sibolla solo da pochi anni, fanno di questo comprensorio uno dei siti più importanti d'Italia per questi uccelli.

Buone notizie anche a proposito dello Svasso maggiore (un numero record di coppie nidificanti nell'area Le Morette) e delle anatre selvatiche: sono state rilevate le riproduzioni certe di Germano reale, Moriglione e Volpoca e le riproduzioni probabili di Alzavola, Canapiglia e Mestolone.

Un dato di segno decisamente opposto riguarda invece i piccoli passeriformi del canneto, ed in particolare la specie più rara fra quelle nidificanti, cioè la Salciaiola. La Salciaiola è una specie molto esigente nella scelta dell'habitat di nidificazione: l'ultima sua roccaforte nel Padule risiedeva da diversi anni in alcuni canneti della Riserva Naturale, nella parte meridionale dell'area Righetti.


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