Attualità mercoledì 29 ottobre 2025 ore 17:50
I supereroi robot difensori dell'ambiente

Presentati in anteprima al Lucca Comics i 6 robot, alti 4 metri, realizzati in Toscana con gli scarti di produzione delle auto Lamborghini
LUCCA — Alti 4 metri e firmati Scart e Lamborghini, sono stati presentati in anteprima mondiale all’apertura del Lucca Comics & Games 6 super robot trasformabili, difensori dell’ambiente.
Nati nei laboratori di Pisa e Santa Croce sull'Arno, sono stati realizzati con gli scarti di produzione delle auto del Toro sulla base dei disegni del fumettista Marvel Giuseppe Camuncoli.
Il progetto nasce nell’ambito della collaborazione fra Gruppo Hera e Lamborghini, finalizzata alla promozione dell’economia circolare nella gestione e valorizzazione degli scarti industriali.
In diversi punti della città sono state così presentate in anteprima mondiale 3 coppie di robot umanoidi alti 4 metri, capaci di trasformarsi da supersportive a guerrieri difensori del Pianeta, sulla scorta dei celebri cartoni animati giapponesi degli anni Ottanta.
Ogni coppia, formata da un personaggio femminile e uno maschile, incarna una missione su un preciso elemento della natura: aria, terra e acqua. Così in piazza San Giusto, accanto alla Lamborghini Revuelto, iconica V12 HPEV (High Performance Electrified Vehicle) della Casa di Sant’Agata Bolognese, sono arrivati Gea Stone (la voce della terra) e Jotun Forge (il colosso rosso), paladini della terra; in piazza San Michele Skyrenn (la madre dei venti) e Jetron (il navigatore dei venti), protettori dell’aria; mentre nel cortile di palazzo Guinigi Marixx (la sirena del cambiamento) e Mega Tide (il guardiano del blu), alfieri delle acque.
I robot sono nati dalla penna del celebre fumettista Marvel Giuseppe Camuncoli, che ha ideato il character design di ognuno, in collaborazione con Giacomo Gheduzzi. Gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Ravenna e del Poli design hanno poi dato forma alle intuizioni dell’autore, facendosi ispirare dagli scarti di produzione Automobili Lamborghini giunti nei laboratori Scart. Cofani, fiancate, alettoni, tubi, volanti, monitor, cruscotti, paraurti, fanali e altri componenti, in gran parte in fibra di carbonio: tutti, ma proprio tutti, i rifiuti delle linee della Casa di Sant’Agata Bolognese sono passati fra le mani dei giovani artisti dei vari istituti, che hanno poi scelto con un lavoro corale, coordinato dai docenti, i pezzi più adatti per ogni robot, trasformando ogni rifiuto nel tassello di una grande opera. Fasci di cavi elettrici multicolori, ad esempio, sono diventati l’apparato cardio-circolatorio degli umanoidi. Le spazzole dei tergicristalli, invece, hanno dato forma ai capelli di Skyrenn. Ogni Accademia di Belle Arti ha curato in particolare una copia di robot. Ravenna ha realizzato Skyren e Jetron, Firenze Marixx e Mega Tide, mentre gli studenti di POLI.design Milano si sono occupati di Gea Stone e Jotun Forge.
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