Cronaca

Botte e cinghiate tra ultras, fioccano le denunce

Era di Marzo quando, dopo la partita Lucchese-Reggiana, le tifoserie si sono affrontate in una rissa a mani nude con tanto di lancio di oggetti

Era di Marzo, l'11 per la precisione. Dopo la partita di calcio Lucchese-Reggiana le due tifoserie si erano affrontate in una rissa a mani nude, a cinghiate e con tanto di lancio di oggetti. Nell'immediatezza erano seguiti un arresto e una denuncia. Adesso, ecco altre 10 persone identificate e denunciate in stato di libertà dalla polizia. 

Si tratta di ultras, 4 lucchesi e 6 reggiani, di età compresa tra i 27 e i 50 anni.Tutti sono stati indagati per rissa aggravata in concorso e per possesso e lancio di materiale pericoloso, petardi e fumogeni.

I fatti. La partita si era conclusa e, intorno alle 23, la tifoseria ospite veniva scortata dallo stadio al casello autostradale Lucca Est. Ma durante il percorso attraverso i viali di circonvallazione, a un certo punto alcuni mezzi con a bordo i tifosi della Reggiana si sono fermati. 

Ne sono scesi numerosi ultras ospiti che si sono diretti velocemente - alcuni a passo veloce, altri di corsa, alcuni indossando passamontagna, mascherine e cappucci delle giacche, altri brandendo aste rigide del tipo tubi da idraulico - in direzione di via Antonio Cantore per fronteggiare la tifoseria della Lucchese riunita in un pub.

Gli ultras sono entrati in contatto prima con il lancio reciproco di bottiglie, fumogeni e petardi, poi con veri e propri scontri fisici, calci, pugni a mani nude, alcuni colpendo gli avversari con bastoni ed aste in Pvc, altri rispondendo con le cinghie dei pantaloni. 

Le successive indagini della Digos lucchese e di Reggio Emilia, anche grazie alla visione delle immagini estrapolate dai filmati delle telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di identificare gli attuali indagati.