Lavoro

Cartiera Tolentino, Regione accanto ai lavoratori

Una mozione M5s e Pd approvata in consiglio regionale impegna la giunta toscana a perseguire sopravvivenza dell'azienda e continuità occupazionale

Lavoro in una cartiera (Foto d'archivio)

"Portare avanti le trattative intraprese unitamente alle organizzazioni sindacali, agli enti locali, alla proprietà e agli altri soggetti appartenenti alla filiera, per una soluzione che permetta la sopravvivenza dell’azienda e la continuità occupazionale": questo l'impegno a cui è chiamata la giunta regionale rispetto alla crisi delle aziende cartiere del Gruppo Progest, con particolare riferimento alla situazione della Società Cartiera Tolentino. 

Il risultato arriva grazie alla mozione d'iniziativa della presidente del gruppo M5s Irene Galletti e del consigliere regionale Pd Mario Puppa approvata in Consiglio regionale all'unanimità. 

L’atto ricorda come l’azienda cartiera Tolentino Spa, appartenente al gruppo Progest Spa di Treviso, sia titolare di tre stabilimenti nel comune di Capannori e come, a seguito dell’annunciata riorganizzazione produttiva delle tre sedi lucchesi da parte della società Tolentino, sia prevista la fuoriuscita di 15 dipendenti dichiarati in esubero, con un impatto complessivo da un punto di vista occupazionale, che potrebbe comportare di fatto conseguenze su circa 50 lavoratori.

“In un momento in cui il caro energia aggrava ulteriormente una situazione già complicata per un’azienda energivora come la Tolentino, la garanzia della presenza della Regione in ogni sede di trattativa può essere strategica, anche per favorire un maggior coinvolgimento del Governo. Intendo portare la vicenda all’attenzione della viceministra al Mise Alessandra Todde, affinché nulla rimanga intentato nel cercare una soluzione per una situazione oggettivamente complessa", afferma Galletti.

Secondo Puppa "la riorganizzazione produttiva delle tre sedi lucchesi annunciata a Gennaio ci aveva allarmato, soprattutto per la prospettiva di riduzione del personale. La notizia recente del fermo della produzione in tutti gli impianti, come conseguenza anche dei rincari, fa presagire un esito ancora più drammatico per i livelli occupazionali".