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Attualità giovedì 21 settembre 2023 ore 07:30

Sicurezza e salute si imparano a scuola

classe

Un'intesa fra Regione, Inail e Ufficio scolastico della Toscana porta nelle classi la formazione sulla sicurezza sul lavoro e negli ambienti di vita



TOSCANA — Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita, in Toscana sono competenze che si imparano a scuola. Nasce infatti un'intesa fra Regione Toscana, Inail regionale e Ufficio scolastico della Toscana per portare nelle classi la formazione su sicurezza e salute tramite la realizzazione di percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e l’attuazione di progetti didattico-formativi.

Già da diversi anni esiste un rapporto di collaborazione tra Regione Toscana, Ufficio scolastico regionale della Toscana e Direzione regionale Inail per la Toscana sui temi della scuola e in particolare della sicurezza, della salute e dei progetti didattico-formativi all’interno del sistema scolastico. 

Si tratta di una collaborazione che, negli anni, si è sostanziata nella stipula di diversi protocolli d’intesa dedicati alla scuola, a partire da un accordo approvato nel 2011 fino ad arrivare a quello del 2019, che aveva durata triennale, ormai scaduto. 

E proprio la decadenza dell’ultimo protocollo firmato ha indotto i tre soggetti firmatari a proseguire l’esperienza che ha portato alla realizzazione di diverse iniziative preventive e promozionali congiunte, quali i corsi di formazione rivolti ai docenti delle scuole, i bandi per il finanziamento di progetti educativi, le mostre con materiali didattici realizzati dalla scuole ed altre attività di comunicazione.

“La sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro si costruiscono anzitutto con la prevenzione – ha commentato il presidente della Toscana Eugenio Giani -, e la cultura della prevenzione ha solide basi se si inizia a parlarne sui banchi di scuola, per farla diventare qualcosa di naturale e coltivare i necessari anticorpi rispetto a comportamenti a rischio". 

"L’accordo che firmiamo oggi - ha aggiunto - va in questo senso, ci aiuterà a costruire questi anticorpi e riguarda peraltro un tema, come la sicurezzza e la salute a lavoro, al centro dell’agenda politica di questa regione”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il parere dell’assessora regionale all’istruzione e alla formazione professionale Alessandra Nardini: "Dobbiamo promuovere la cultura della salute e della sicurezza fin dai banchi di scuola. Viviamo in un Paese dove si continua a morire sul lavoro, a restare infortunati e ad ammalarsi. Si muore persino prima di entrare al lavoro, mentre ci si forma. Non è accettabile, la prevenzione è centrale", sono state le sue parole.

Per parte sua, l'assessore regionale alla salute Simone Bezzini ha messo l'accento su “la grande importanza della diffusione della cultura della sicurezza tra le nuove generazioni attraverso la promozione delle attività di prevenzione negli istituti scolastici”.

Sul fronte scuola, il dirigente dell'Usr Roberto Curtolo è sicuro: “È necessario far comprendere ai nostri ragazzi quanto sia importante saper valutare il rischio per mettere in atto comportamenti corretti per ridurlo o eliminarlo", ha detto. "In questo senso - ha proseguito - questo protocollo arricchisce la proposta formativa". 

Della formazione come elemento strategico ha parlato Anna Maria Pollichieni, direttore regionale di Inail Toscana: "L’educazione alla salute e sicurezza sul lavoro rappresenta un elemento strategico per l’inserimento nel mondo del lavoro e, in generale, per avvicinare l’individuo al concetto di prevenzione in ogni ambiente di vita", ha affermato.


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