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Attualità sabato 06 febbraio 2021 ore 08:31

Disoccupati per il no al governo Draghi

striscione di protesta

Nel coro di consensi riscosso dal premier incaricato e mentre si svolgono le consultazioni, dalla provincia di Lucca arriva la contestazione



LUCCA — Il premier incaricato di formare un nuovo governo alla guida dell'Italia Mario Draghi incassa consensi diffusi, e intanto c'è chi dice no. E' un gruppo di "Lavoratori e disoccupati di Lucca e provincia" che ieri nel capoluogo hanno esposto uno striscione con su scritto "No Draghi No dittatura degli €urocrati".

Il gruppo fa riferimento, anche nel comunicato in cui è inserito il link apposito, a una pagina Facebook che raccoglie oltre 770 "mi piace" e la cui presentazione recita "La si vede bigia ma un si vole chinà la testa... Vogliamo il blocco di mutui, licenziamenti, affitti, tasse, utenze. A noi i debiti, a loro i profitti... Ora basta!"

E la contestazione rispetto a Draghi è aspra: "I lavoratori e disoccupati di Lucca e provincia oggi mandano un messaggio chiaro: Draghi è nostro nemico, un tecnocrate amico dei peggiori politicanti e industriali d'Italia e d'Europa. Non è altro che un uomo dell'Ue e di Confindustria che non vede l'ora di regalare i miliardi del Recovery Fund agli amici degli amici per poi ricattarci per decenni con la scusa del 'debito' da saldare", scrivono in un comunicato stampa.

Il loro timore è: "In nome degli interessi di banche e multinazionali è capace di arrivare a toglierci persino le briciole, come i miseri aiuti dati dallo Stato in pandemia, il blocco di sfratti e licenziamenti o il reddito di cittadinanza. Magari lo farà lentamente pensando che così non ce ne accorgiamo, magari lo farà con un governo mascherato da 'non tecnico' perché qualche politico poltronaro ci si intrufolerà in cambio di chissà quale mangiatoia. Non ci interessa, quello che verrà fuori dal governo di [Mario Draghi, ndr] sarà in ogni caso un governo di €urocrati nemici dei lavoratori, dei disoccupati, degli studenti, delle piccole attività in crisi e di tutte le famiglie della nostra gente". 

Il loro appello è ad "Alzare la testa, tutti!" e la piattaforma di richieste è così articolata: "Vogliamo il prolungamento del blocco dei licenziamenti e degli sfratti, vogliamo reddito e lavoro. Vogliamo subito la cancellazione di utenze, affitti, tasse e cartelle esattoriali. Spazziamo via il governo Draghi. No al ricatto del debito".


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