Cronaca

Dalla Laguna l'urna romana sparita torna a Lucca

Il manufatto archeologico era custodito in una chiesa lucchese che non esiste più da oltre un secolo. La guardia di finanza lo ha ritrovato a Belluno

L'urna troverà spazio a Villa Guinigi

Quell'urna cineraria in marmo d'epoca romana era custodita in una chiesa lucchese che non esiste più da oltre un secolo. La guardia di finanza l'ha ritrovata nel Bellunese, presso privati, e ne ha impedita la vendita in quanto materiale di pregio e vincolato.

Da lì, la ricerca dell'origine del manufatto attraverso un'iscrizione ha portato a Lucca. E oggi l'urna è tornata a casa, riconsegnata dal comando regionale della guardia di finanza di Venezia alla direttrice della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Lucca Angela Acordon dopo essere stata oggetto di un sequestro. Al termine del procedimento penale, il tribunale di Belluno aveva disposto la confisca dell'urna e la sua riconsegna alla soprintendenza lucchese.

L'urna risale al II secolo dopo Cristo. Reca un'incisione latina di dedica da parte di due liberti al loro padrone. L'iscrizione era presente nel Corpus Inscriptionum Latinarum e proprio da lì si è riusciti a capire che l'urna arrivava da un'antica chiesa di Lucca che non esiste più. Adesso il pezzo pregiato verrà restaurato e poi troverà spazio al museo nazionale di Villa Guinigi.