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Il distretto tessile allo stremo scrive a Conte

Appello unitario di Confindustria, Cna e Confartigianato al presidente del Consiglio per sbloccare il "lockdown" del tessile. "Fateci ripartire"

Sul profilo Facebook di Confindustria Toscana Nord c'è un aggiornamento quotidiano delle perdite stimate dalle aziende che sono state costrette a chiudere per le restrizione anti-Covid: al momento il conto è arrivato a 700 milioni di euro. Ma non c'è solo questo a testimoniare i timori delle imprese del distretto tessile pratese, praticamente fermo dall'entrata in vigore delle disposizioni governative che hanno bloccato le attività produttive: ora c'è anche una lettera (vedi allegato) che in modo unitario Confindustria Toscana Nord, Confartigianato Imprese Prato e Cna Toscana Centro hanno scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedergli di sbloccare il "lockdown" nel distretto. 

Il tutto, spiegano le associazioni, "facendo salvi i requisiti di sicurezza che l’attuale situazione sanitaria impone". Nella lettera, infatti, si ricorda anche che la provincia di Prato è tra quelle che registrano minori casi di positività nel centro nord. 

Al premier, industriali e artigiani chiedono quindi di consentire "alle 6mila imprese e ai 42mila addetti del settore tessile-abbigliamento e relativo indotto del nostro territorio di salvare la stagione produttiva e, per molte di esse, la loro stessa sopravvivenza".

La situazione, spiegano, diventa "sempre più drammatica fino a mettere a rischio la stessa sopravvivenza di un distretto che, come ricordato nella lettera, è ancora e più che mai il più importante di un settore moda che è uno dei capisaldi del made in Italy all’estero, che vale 30 miliardi di export e un saldo commerciale attivo di 10 miliardi di euro".

Anche perché, si legge nel testo, "c’è una cosa che il Governo non può fare: congelare i mercati mondiali e dire ai nostri clienti – a clienti per lo più esteri, con business globali che non tollerano incertezze, che devono salvare se stessi in una crisi che non risparmia nessuno – che devono restituirci gli ordini di una stagione che stiamo perdendo e soprattutto dir loro che devono continuare a comprare i nostri prodotti". 

La lettera è indirizzata anche al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al presidente di Cna Daniele Vaccarino, al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e al presidente di Confartigianato Giorgio Merletti.