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Bracconieri uccidono capriolo e lasciano messaggio

Il corpo senza vita trovato sulla provinciale lucchese tra Pistoia e Montecatini. La scritta: "grazie ATC ora noi si comincia a fare cosi'"

Il corpo senza vita di un giovane capriolo è stato rinvenuto sulla provinciale lucchese tra Pistoia e Montecatini, nel comune di Serravalle, sull’ungulato la scritta "grazie ATC ora noi si comincia a fare cosi'". 

La segnalazione arriva da Rinaldo Sidoli, dirigente nazionale di Animalisti Italiani onlus

Il bracconaggio e' un crimine efferato contro la natura. C’è una legge sulla caccia riconosciuta dallo Stato - ha detto ancora Sidoli - che va fatta rispettare, portando a 'delitti contro la fauna' gli atti di bracconaggio e potenziando la vigilanza sul territorio. È l’ennesima aggressione a un patrimonio indisponibile dello Stato. È un atto gravissimo, che non possiamo tollerare. Confidiamo che questo segnale venga interpretato correttamente e che le forze dell’ordine consegnino alla giustizia l’autore di questo gesto barbaro". 

"Non si può pensare di risolvere con le armi da fuoco gli squilibri, spesso provocati dagli stessi cacciatori - ha concluso Sidoli - Serve una corretta gestione dell'habitat naturale e delle sue risorse. Solo così gli squilibri saranno risolti, evitati o comunque contenuti. Da 30 anni gli ungulati vengono cacciati e nonostante questo il loro numero aumenta a dismisura. Solo nel 2017 sono stati abbattuti in Toscana 184.774 cinghiali, 27.135 caprioli, 993 cervi, 2.456 daini e 217 mufloni, per un totale di 215.575 capi. Un massacro inutile che mette a repentaglio anche la sicurezza delle persone. Gli animali selvatici hanno meccanismi di autoregolazione, almeno in condizioni naturali; gli interventi umani, come quelli legati alla caccia, sono causa di squilibri".