Cronaca

Presunti abusi sui minori nella comunità religiosa

Inchiesta sulle presunte violenze subite da due fratelli all'epoca dei fatti minorenni. Ad allertare la procura il vescovo e un'assistente sociale

Cinque sacerdoti, un frate e tre religiosi sarebbero coinvolti nell'inchiesta aperta dalla procura pratese sui presunti abusi sessuali subiti da due fratelli, all'epoca dei fatti minorenni, all'interno ex associazione pubblica di fedeli Discepoli dell'Annunciazione, con casa madre a Prato, soppressa dal Vaticano nel dicembre scorso dopo una visita canonica. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Nazione. Le indagini riguardano i reati di violenza sessuale su minori e violenza sessuale di gruppo. Nei giorni scorsi la squadra mobile ha perquisito le tre sedi della ex comunità religiosa a Prato, ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, e a Calomini, in provincia di Lucca.  

L'inchiesta è nata dalle dichiarazioni dei due fratelli che, al tempo, furono affidati alla comunità dai genitori.

Per quanto riguarda la diocesi, in una nota il vescovo Nerbini ha spiegato che la vicenda è iniziata nel giugno del 2019 quando l'allora vescovo di Prato Franco Agostinelli raccolse la denuncia di un giovane che gli raccontò che "diversi anni prima, quando era minorenne, aveva subito abusi sessuali e psicologici all'interno della comunità in questione". Nella nota si legge che il vescovo Nerbini, preso il posto di Agostinelli, ha "immediatamente provveduto all'apertura del procedimento secondo le norme del diritto canonico" e, senza attenderne le conclusioni, ad informare la procura, "di propria spontanea iniziativa".

"Non nascondo il mio dolore e la mia viva preoccupazione e vorrei sperare che gli addebiti mossi non risultino veri - ha dichiarato il vescovo Nerbini - ma voglio chiaramente dire che il primo interesse della chiesa di Prato è quello della ricerca della verità. Per questo auspico che la magistratura, nell'interesse di tutti, possa portare a termine quanto prima le indagini".