Cronaca

Tre poliziotti pestati in carcere da un detenuto

Nuova aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria finiti in ospedale. Il sindacato Sappe tuona per chiedere nuove assunzioni

L'aggressione, si legge in una nota del sindacato di polizia penitenziaria, è avvenuta ieri intorno alle 13 nel penitenziario di Lucca. Tre poliziotti, un sovrintendente e due agenti, sono stati presi "a calci e pugni" da un detenuto che, spiega ancora il Sappe, era stato arrestato quindici giorni fa per tentata rapina, oltraggio e resistenza. I tre sono finiti in pronto soccorso e sarebbe potuta andare peggio se non fosse intervenuto in loro soccorso altro personale. 

L'episodio, denuncia il Sappe, è un nuovo anello di una lunga catena che mette ancora una volta a nudo la carenza di personale e la necessità di assunzioni in una struttura che conta 107 reclusi "rispetto ai 70 posti letto. Ancora oggi sono presenti detenuti con problemi psichiatrici gravi" sebbene Lucca non sia "una struttura idonea per questo tipo di detenuti", ha detto il segretario toscano Pasquale Salemme.

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, quanto accaduto a Lucca "conferma che la tensione" nelle carceri, "al di là di ogni buona intenzione, è costante. Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti penitenziari che mancano, finanziando gli interventi per potenziare i livelli di sicurezza. Altro che la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunchè".