Cronaca

La banda delle spaccate alla sbarra

Tutti a giudizio i cinque romeni della banda specializzata negli sfondamenti di vetrine con pesanti piastre di ghisa tratte dai tombini

La banda aveva messo a segno una ventina di furti e danneggiamenti in mezza Toscana.

Due dei cinque romeni finiti agli arresti hanno chiesto il patteggiamento, tre saranno processati con rito abbreviato. Le accuse, ricostruite nelle indagini di procura e carabinieri, sono di furto e ricettazione a vario titolo. 

Udienza in camera di consiglio davanti al gip del tribunale di Firenze il prossimo 21 novembre. Nel mirino della banda finirono concessionarie di automobili e tabaccherie. 

Furti di vetture, di sigarette e di schedine ''gratta e vinci'' sono i bottini più significativi ottenuti nel giro di un paio di settimane, prima che le indagini di procura e carabinieri individuassero i responsabili. 

Le ''spaccate'' vennero fatte tutte di notte in una sequenza che sembrava inarrestabile a Panzano in Chianti, Impruneta, Vinci, San Donato in Poggio, Scandicci, Greve, Chiocchio (Firenze), Segromigno in Piano (Lucca), Pescia (Pistoia), Empoli, Rosia (Siena), Vicopisano (Pisa), Loro Ciuffenna (Arezzo), Ponsacco (Pisa). 

La tecnica principale era di spaccare le vetrine coi coperchi dei tombini, ma non è mancato il furgone-ariete. Tuttavia per assaltare una concessionaria di Empoli e una di Impruneta furono sfondati o manomessi i cancelli dei piazzali di accesso.