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Covid, tamponi per i pazienti oncologici

Nella Asl Toscana nord ovest per i pazienti con patologie tumorali sono stati istituiti percorsi ad hoc che iniziano con il triage telefonico

I pazienti con patologie tumorali in trattamento attivo saranno sottoposti a tampone per escludere la positività al Covid-19 e permettere così una più efficace continuità e tempestività dei trattamenti.

“Dall'inizio della crisi sono state adottate tutte una serie di misure per garantire la continuità delle cure in sicurezza cercando di ridurre i rischi di infezione da Covid-19. Abbiamo messo a punto anche percorsi riservati per chi deve accedere alle cure, per i follow-up, per le nuove diagnosi, usando anche, dove possibile, la telemedicina", ha sottolineato Giacomo Allegrini, direttore del dipartimento oncologico dell’Asl Toscana nord ovest.

Come il triage telefonico che ha consentito di individuare pazienti potenzialmente a rischio di aver contratto il Covid-19. In questi casi, prima di farlo accedere alle strutture, il paziente viene indirizzato in un percorso ad hoc.

"L'aspetto nuovo che mi preme sottolineare - continua Allegrini - è che con la delibera regionale, che di fatto recepisce quanto deciso in sede di ISPRO dai direttori di dipartimento oncologico delle sei aziende sanitarie toscane coordinati dal Prof. Giann Amunni, si definisce chiaramente la necessità di sottoporre il paziente oncologico in trattamento attivo, a test diagnostico per escludere l'infezione da Covid-19". 

"In riferimento a questo aspetto così importante - continua Allegrini-, che pone la nostra regione tra le prime a recepire questa necessità, è però fondamentale fornire dei chiarimenti. Saranno infatti i clinici a stabilire il momento adatto e con quale metodo, tampone o test sierologico, procedere. Ogni paziente verrà valutato dal clinico e il consiglio è quello di affidarsi al proprio specialista di riferimento, oncologo, ematologo o radioterapista che consiglierà quale test effettuare, quando effettuarlo e con quale frequenza durante il percorso di cura. Concludo, sottolineando che il test aggiunge un ulteriore tassello a un percorso che stiamo cercando di ottimizzare sempre di più, per garantire in sicurezza anche in questo momento le migliori cure oncologiche".