Alla firma era presente anche il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Domenico Manzione, oltre al prefetto Giovanna Cagliostro e al sindaco del Comune di Lucca Alessandro Tambellini.
In apertura il Prefetto ha commentato gli aspetti più salienti del Protocollo incentrando l’attenzione sulla tutela della legalità nei pubblici appalti, senza trascurare gli aspetti della sicurezza negli ambienti di lavoro, della tracciabilità dei flussi finanziari nonché del rispetto degli obblighi contributivi e retributivi.
Il protocollo, sancisce che bisogna estendere i controlli antimafia anche negli appalti pubblici cosiddetti sotto soglia, cioè al di sotto dei limiti previsti dal codice delle leggi antimafia.
Uno strumento che coniuga efficienza e trasparenza. Tali cautele, vengono estese anche nei confronti dei soggetti ai quali sono affidate le forniture e i servizi sensibili per esempio trasporto e smaltimento dei rifiuti, trasporto di materiale a discarica e trasporto terra e materiali inerti.
I controlli andranno effettuati con riferimento al legale rappresentante e agli assetti societari, ai familiari conviventi così come previsto dalla normativa vigente in materia.
In caso di elementi certi di infiltrazioni mafiose la stazione appaltante non proceda alla stipula del contratto di appalto.