Attualità

Al centro anziani arrivano gli auguri dei bambini

Per precauzione rispetto al Covid quest'anno la tradizionale occasione di confronto tra alunni e nonni si è svolta in videochiamata

Lo scambio di auguri

Generazioni a confronto, tra racconti e ricordi, anche in tempo di pandemia da Covid-19. Si è rinnovata, con modalità a distanza, la tradizione degli incontri tra i bambini e le bambine della scuola dell'infanzia di via Giannini e gli utenti del centro anziani Il Girasole di Rughi. Ieri mattina il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari e l'assessora alle politiche sociali Lisa Baiocchi hanno partecipato a un momento di scambio di auguri e condivisione delle diverse esperienze del Natale.

Le immagini della videochiamata tra le classi dei più piccoli e la stanza ricreativa del centro sono state proiettate su un grande telo bianco, per rendere più vivace il dialogo e restituire ai presenti, per quanto possibile, il calore della vicinanza.

Attraverso le storie i bambini hanno immaginato il Natale del secolo scorso e hanno rivissuto i giochi che hanno fatto felici i 'nonni'. E le persone più anziane hanno ascoltato la lettura, originale e fantasiosa, che gli alunni della scuola di via Giannini hanno restituito di questa festività.

La videochiamata è stata anche l'occasione per assistere in diretta alla consegna dei regali che le due realtà porcaresi hanno pensato e realizzato l'una per l'altra. Gli utenti de Il Girasole hanno costruito per i bambini un libro con i racconti del Natale negli anni della loro infanzia, mentre gli alunni della scuola di via Giannini hanno ricambiato con un quadro che andrà a colorare la sala principale del centro anziani. 

“La nostra amministrazione – commentano il sindaco e l'assessora – ha da subito investito in questo progetto di scambio intergenerazionale, convinta dei benefici che offre la relazione tra due età così diverse eppure così simili nel bisogno di cura e attenzione. Un modo per combattere concretamente l'isolamento sociale, tanto più necessario in tempi di dovuto distanziamento fisico, e per educare all'empatia e all'ascolto reciproco. Anche così costruiamo comunità”.