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"Snaitech condannata per attività antisindacale"

Il coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snaitech Massimo Braccini: "Hanno cercato di mettere fuori dall’azienda il sindacato più rappresentativo"

"Il giudice Susanna Messina del tribunale di Lucca ha condannato l’azienda Snaitech per attività antisindacale, ordinato la cessazione della stessa e di continuare ad applicare il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, così come abbiamo sempre sostenuto". Ad annunciarlo è Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snaitech.

"Come Fiom Cgil - si legge in una nota a firma del coordinatore- avevamo già mandato una diffida all’azienda per invitarli a non disapplicare il contratto nazionale, ma non hanno sentito ragioni ed hanno portato avanti una presunta trattativa con sindacati minoritari volta a legittimare la disapplicazione del contratto nazionale dei metalmeccanici".

"Abbiamo sempre sostenuto - prosegue Braccini- che vi erano diritti lesi e che il contratto collettivo nazionale di lavoro metalmeccanico doveva continuare ad essere applicato. La condanna rende giustizia di fronte anche alla prepotenza aziendale messa in atto durante questi mesi e tesa a creare confusione tra i lavoratori e a delegittimare le Rsu di Porcari e Roma, un fatto gravissimo ed inaccettabile".

"Rientriamo a pieno titolo in azienda - conclude Braccini -con tutti i diritti sindacali, rinnoveremo la Rsu e continueremo la lotta per capire le prospettive vere di questa azienda. La Snaitech se ne faccia una ragione. Anche il Governo che fino ad oggi ha fatto da spettatore, sarebbe bene che iniziasse ad aprire un tavolo e subordinasse il rilascio delle concessioni pubbliche sulla base di precisi piani aziendali che garantiscano le sedi nazionali Snaitech ed i livelli occupazionali".