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"Pochi tecnici, la Asl richiama i pensionati"

La denuncia di Cgil, Cisl e Uil: "Necessario per garantire i servizi in emergenza Covid-19. Dichiariamo subito lo stato di agitazione"

“Nei laboratori e ai centri trasfusionali dell’Usl Toscana nord ovest a Lucca sembra di essere ai tempi della guerra: mancano così tanti tecnici che l’azienda sta pensando di richiamare in servizio per alcuni mesi i colleghi pensionati”. E’ l’accusa che lanciano le segreterie provinciali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil. 

La situazione, secondo le tre organizzazioni sindacali, è grave: “Il personale tecnico attualmente assegnato è assolutamente inadeguato rispetto alle necessità. La situazione di criticità è comune a tutti i settori laboratoristici della zona lucchese e VDS, dalla microbiologia alla chimica clinica, ai centri trasfusionali. Un numero talmente insufficiente che sta costringendo l’azienda a correre ai ripari chiamando in servizio i pensionati. Decisione che per noi è di assoluta gravità ma che si è resa necessaria per garantire un servizio in linea con la mole di lavoro che negli ultimi anni è stata addossata al personale e acuita dall’emergenza Covid19”. 

Per i sindacati l'unico modo è assumere: “Non sono stati presi provvedimenti in passato e oggi ci troviamo a richiamare i pensionati – proseguono le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil -. Evidentemente le esigenze dei laboratori di Lucca e della Valle, nemmeno di fronte all’ammissione da parte aziendale, meritano di essere risolte”. 

“Vale la pena ricordare l’annosa situazione delle urgenze ‘H24’ all’ospedale di Lucca – incalzano i sindacati – dove un solo tecnico deve far fronte a tutto il lavoro notturno senza neppure un turno di pronta disponibilità per far fronte a emergenze, per esempio in caso di una malattia improvvisa per coprire il turno o per una emergenza organizzativa. Poteva bastare in una dimensione locale ma quando si è deciso di lavorare in logiche di area vasta servono in turno notturno due tecnici. E infatti così avviene negli altri grandi laboratori della Usl nord ovest. Poi c’è la microbiologia di Lucca, centro di riferimento degli ospedali di Lucca, Versilia, Massa e Ospedale del Cuore, sempre di Massa, con un carico di lavoro che da subito si è rivelato critico rispetto al personale impiegato e che nel tempo è andato via via aumentando. Oppure il Centro Trasfusionale di Lucca dove sono rimasti in quattro a coprire le notti. Un settore questo del centro trasfusionale attivo h24 e sono solo in 4 a coprire i turni. Situazione determinata da scelte aziendali di togliere negli anni personale formato pur sapendo di imminenti pensionamenti”. 

Ma i sindacati lanciano l'allarme anche per il settore dei tamponi: “Nonostante l’urgenza di avere risposte rapide, attualmente manca ancora un tecnico di quelli previsti e a Lucca per sostenere il settore H24 Covid ne sono stati distaccati 2 dalla attività routinaria, mettendola inevitabilmente in sofferenza. Una situazione disastrosa – concludono – a cui l’azienda deve dare risposte significative, risolutive e rapide. Altrimenti siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutelare cittadini e lavoratori”. 

La Cgil Fp, Cisl Fp Uil Fpl dichiarano lo stato di agitazione e nei prossimi giorni seguiranno gli incontri con gli operatori e la lettera al Prefetto.