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Nel cielo la bandiera di guerra che fece la pace

In occasione dell'anniversario della battaglia di Case Grizzano, i paracadutisti di stanza a Pistoia hanno proceduto all'aviolancio su Altopascio

La bandiera

Nel cielo sopra Altopascio, la bandiera di guerra che fece la pace, quella il cui aviolancio oggi ha ricordato il 76° anniversario della battaglia di Case Grizzano da cui sfociò la liberazione di Bologna. A dar vita alla celebrazione è stato il 183° reggimento paracadutisti Nembo di stanza a Pistoia. "Nel rispetto delle disposizioni sanitarie attualmente in vigore, l’ufficiale paracadutista più giovane dell’unità, avendo saldamente vincolato a sé la Bandiera di Guerra, insieme ad alcuni paracadutisti del Nembo, è salito a bordo di un aereo C130J della 46^ Brigata Aerea, schierato presso l’aeroporto di Pisa", scandisce una nota della Brigata Paracadutisti Folgore. 

Dopo il decollo e qualche minuto di volo è avvenuto l’aviolancio sulla zona di Altopascio in provincia di Lucca: "Una volta a terra, il colonnello Vincenzo Zampella, comandante del 183° Nembo, ha reso i massimi onori alla Bandiera con un profondo e sentito saluto che ha ricordato ai presenti l’importanza e il valore di questa ricorrenza", è il resoconto ufficiale.

Ma cosa avvenne, nel piccolo borgo di Case Grizzano sull’appennino emiliano? La località rappresentava la chiave di volta di tutto il sistema di difesa tedesco per la protezione di Bologna e della Linea Gotica. Il 19 aprile 1945 il battaglione del reggimento Nembo, inquadrato nel gruppo di combattimento Folgore, riuscì a strappare la posizione alla I Divisione di paracadutisti tedeschi. I paracadutisti dell’esercito italiano riuscirono a mantenere il controllo di questo punto strategico nonostante i contro attacchi delle forze tedesche, aprendo così la strada alle forze alleate verso Bologna. Per quelle eroiche gesta la Bandiera di Guerra del 183° Nembo fu insignita di medaglia d’argento al valor militare.