Cronaca

Richiedenti asilo sfruttati da connazionali

Le indagini dei carabinieri partite dopo le fughe dal centro di accoglienza di San Jacopo. I pakistani fuggiti trovati a lavorare in Lucchesia

Le fughe e i disordini avvenuti a Ottobre nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di San Jacopo, gestito dalla Croce Rossa - risultata estranea ai fatti -, hanno portato i carabinieri della Stazione di Pontasserchio a a indagare: quattro pakistani, che non avrebbero dovuto lasciare il centro anche perché alcuni ospiti erano stati trovati positivi al coronavirus, sono stati seguiti e trovati a lavorare in condizioni ritenute non regolari all'interno una azienda dei dintorni di Lucca attiva nel settore ortofrutticolo.

Fatti i dovuti accertamenti, quattro pakistani sono stati denunciati per sfruttamento del lavoro nei confronti dei quattro connazionali, in quanto sarebbero stati loro a caricarli su un pulmino alla mattina per portarli a lavorare in Lucchesia, pagandoli poi in nero.

Mentre il titolare della ditta lucchese, che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita dei carabinieri e dell'ispettorato del lavoro, è stato sanzionato per quasi 10mila euro, per carenze nella sicurezza e mancata formazione del personale. 

In corso ulteriori indagini, da parte dei carabinieri delle Compagnie provinciali di Pisa e Lucca.