“Il riordino territoriale delle Camere di commercio, avviato con la legge 124/2015, ha determinato accorpamenti e la creazione di nuovi enti, mettendo insieme territori con vocazioni socio economiche molto diverse tra loro, col rischio di non vedere adeguatamente rappresentate tutte le istanze e le categorie". Lo dice il consigliere regionale Andrea Pieroni, illustrando l’interrogazione che ha presentato alla giunta regionale.
"È il caso della Camera di commercio della 
Toscana Nord-Ovest - sottolinea Pieroni- che dovrebbe inglobare le Camere di Pisa, Lucca e 
Massa Carrara: un’area vasta e densamente industrializzata che include 
distretti produttivi variegati: cartario, conciario, calzaturiero, 
lapideo, metalmeccanico, farmaceutico, nautico. È evidente la 
complessità di contemperare interessi molto diversi a cui, invece, 
occorre dare la giusta rappresentanza”.
“Le Camere di Commercio – precisa Pieroni – sono
 enti di antica tradizione, che non gravano sulla spesa pubblica, che 
vivono in simbiosi con i tessuti produttivi. Presumere che 
l’efficientamento degli enti pubblici passi solo attraverso percorsi di 
abrogazione o fusioni forzate è un pensiero fuorviante”.
“Per questo, chiedo alla Giunta Regionale – prosegue Pieroni
 – di farsi portatrice presso la conferenza Stato-Regioni delle forti 
criticità emerse nell’applicazione del decreto che dispone 
l’accorpamento delle Camere di Commercio e se, contemporaneamente, 
intenda valutare la possibilità di attivarsi con il Governo per rivedere
 la normativa vigente”
“Credo sia fondamentale – afferma Pieroni - 
rendere volontari i processi di accorpamento delle Camere, considerando 
le specificità economiche delle diverse aree e la dimensione talvolta 
abnorme (quella di Pisa-Lucca-Massa includerebbe 3 province, 87 comuni, 
da Castelnuovo Val di Cecina a Pontremoli!). Ed anche alla luce del 
fatto che l’abolizione delle province non ha avuto corso”.
“Non dobbiamo dimenticare la funzione primaria delle Camere di commercio – conclude Pieroni
 – di interesse generale per il sistema delle imprese, sostenendone lo 
sviluppo nell’ambito delle economie locali: solo costruendo un sistema 
di adeguata rappresentanza delle categorie economiche questa funzione 
potrà essere svolta completamente, con ricadute positive per le singole 
imprese, i comparti produttivi e per i distretti economici che già 
svolgono un ruolo importante nell’economia toscana”.