Cronaca

Vorticoso giro di fatture false in ditte fantasma

Vasta operazione della guardia di finanza per intercettare partite iva fantasma utilizzate per scopi illeciti come l'ottenimento di contributi statali

Un vasto giro di partite iva riconducibili a imprese fantasma, è quanto scoperto dalla guardia di finanza di Lucca che ha chiesto all’Agenzia delle Entrate la chiusura di 10 soggetti giuridici risultati inesistenti. 

I riscontri svolti direttamente sul territorio sulla non operatività delle imprese monitorate sono alla base della richiesta di cessazione al fine di scongiurare la commissione di illeciti di natura economico-finanziaria, quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, l’ottenimento e monetizzazione di crediti d’imposta non spettanti derivanti, ad esempio, dai bonus facciate e superbonus 110%, nonché per accedere fraudolentemente ai contributi statali corrisposti nell’ambito dell’emergenza Covid-19.

Le investigazioni condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lucca, hanno consentito di accertare che, alcune di queste società con sede nelle province di Pisa, Prato e Firenze che dichiaravano di operare nel campo della commercializzazione di pallet, di fatto sarebbero state create per essere utilizzate in un vorticoso giro di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti, quantificato in oltre 10 milioni di euro, che avrebbe coinvolto un’azienda della piana di Lucca.

Altri soggetti economici, operanti in diversi settori merceologici quali ristorazione con somministrazione, compravendita di beni immobili, riparazione e manutenzione navi commerciali, con sede a Lucca, Capannori e Camaiore, che avevano richiesto l’apertura di una nuova partita iva sarebbe stata invece rilevata, da sopralluoghi effettuati e da ulteriori accertamenti, l’inesistenza della sede operativa dichiarata e l’irreperibilità del legale rappresentante.