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Terapia intensiva, dimesso l'ultimo paziente covid

Da oggi il reparto dell'ospedale di Lucca è covid-free. All’interno dell’ospedale sono stati gestiti oltre 200 pazienti

La terapia intensiva dell'ospedale di Lucca da oggi è covid-free. Lo rende noto l'Usl nord ovest in una nota annunciando che, con la dimissione dell'ultimo paziente, il reparto reparto intensivo dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus è ufficialmente chiuso.

Dopo un’attenta opera di sanificazione, il reparto riaprirà come rianimazione no-Covid.

"Si resterà comunque pronti ad eventuali nuovi ricoveri Covid - precisa l'azienda sanitaria - inizialmente in due camere isolate presenti all’interno della struttura, nel caso di ripresa, non auspicabile ma possibile, dei contagi. Già a fine maggio era stata chiusa la bolla Covid dedicata ai pazienti affetti da Coronavirus ma che non necessitavano di rianimazione, mentre la terapia intensiva del San Luca era stata divisa in due parti: una per i ricoverati Covid e l'altra per i No Covid".

"Adesso  - prosegue l'Usl nord ovest- all’interno dell’ospedale lucchese si vive un altro momento importante, che conclude un periodo complesso iniziato nei primi giorni di marzo, con i primi accessi di pazienti affetti da Coronavirus. Da quel momento all’interno dell’ospedale sono stati gestiti oltre 200 pazienti Covid".

“L’ospedale di Lucca - sottolinea la direttrice sanitaria del San Luca e coordinatrice della rete ospedaliera Michela Maielli – è stato tra quelli più interessati dall’emergenza Coronavirus ma, grazie ad un grande lavoro di squadra di vari settori e professionisti, dell’ospedale e del territorio, le nostre cure hanno funzionato ed abbiamo fornito una risposta adeguata alle necessità dei cittadini. 

"Nella Terapia intensiva, che da oggi diventa No Covid - aggiunge la direttrice- sono passati i pazienti più gravi ed è stato fatto un grande lavoro da parte di tutti gli operatori. Per fronteggiare l'emergenza sanitaria abbiamo più che raddoppiato i posti letto, destinandoli ai malati di Covid, ma abbiamo continuato a garantire le cure necessarie anche agli altri pazienti critici".

“Al San Luca siamo passati dal non avere nessun posto Covid a essere capaci di accogliere contemporaneamente, nel periodo di picco, oltre 100 pazienti positivi - prosegue Maielli - e la rapida riorganizzazione degli spazi è stata possibile anche grazie al fatto di poter contare su un ospedale nuovo, modulabile negli spazi e flessibile nell’organizzazione interna e, quindi, velocemente adattabile alle necessità sanitarie imposte dalla diffusione del virus. Però senza l'impegno di tutto il personale non saremmo riusciti a reggere l'urto di questa pandemia. Oggi non possiamo certo dire che l'emergenza sia completamente finita, ma la chiusura della Terapia intensiva dedicata al Covid è un segnale positivo che ci fa ben sperare; e se anche tornassero in futuro nuovi casi l'esperienza di questi mesi ci ha formato e il virus non ci coglierà impreparati”.