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Sugli autovelox sfreccia la polemica

Botta e risposta tra Comune e opposizioni sugli impianti di controllo della velocità e le contravvenzioni elevate. E sono in arrivo altre 5 postazioni

Sugli autovelox a Lucca sfreccia la polemica tra l'amministrazione comunale e le opposizioni. Se nei giorni scorsi il gruppo SìAmoLucca aveva chiesto l'accesso agli atti per verificare quante e quali contravvenzioni fossero state elevate tramite gli impianti di controllo elettronico della velocità, oggi ribatte l'assessore alla sicurezza stradale Celestino Marchini.

"Purtroppo Lucca, nel 2019, ha il tasso di mortalità più alto della Toscana - sottolinea Marchini - e gli impianti hanno lo scopo di fare prevenzione. Nessuno ha mia detto che potessero essere fatte sanzioni in remoto. Gli autovelox non producono multe in automatico”.

Marchini ripercorre dunque l'iter interistituzionale attuato sugli autovelox: "Circa diciotto mesi fa - ricorda - ho chiesto, in una commissione traffico, di pensare ad un sistema di prevenzione, tramite autovelox, sulle strade più pericolose. Il comandante della polizia municipale mi disse che era possibile installarli, ma sempre con la presenza di una pattuglia".

Ecco quindi il via a cinque primi autovelox. Poi, in autunno, il Comune ha chiesto al prefetto "l'apposito decreto per l'utilizzo delle postazioni fisse di rilevamento elettronico della velocità tramite autovelox anche in assenza degli organi di polizia stradale sulle cinque strade di tipologia E, precedentemente non ammesso".

Ad oggi non sono pervenuti dinieghi, anche se l'istanza è ancora da integrare con un supplemento di istruttoria atteso per la settimana. Intanto: "Stiamo predisponendo la pratica su cinque nuovi autovelox: due sulla statale del Brennero uno a nord e l'altro a sud del territorio comunale - elenca Marchini - uno sulla strada provinciale per Camaiore, uno in via Einaudi e uno in viale San Concordio a Pontetetto".