Lavoro

Snai, per Cgil la vertenza è anche contro Inps

Braccini: "Dopo le ispezioni hanno detto che l'azienda è nel terziario. Ci batteremo in ogni sede, la crisi non deve essere pagata dai più deboli”

Massimo Braccini

Dopo le ispezioni dell'Inps di Lucca è stato comunicato all'azienda Snai tramite verbale unico che il corretto inquadramento della società sia riconducibile al terziario

Massimo Braccini coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snai non ci sta: "Dopo mesi - ha detto - alla fine hanno deciso nel peggior modo possibile, creando un danno a tutti gli effetti. I lavoratori Snai e la stessa azienda hanno fatto versamenti da oltre 10 anni nei codici industria per milioni di euro, garantendosi il diritto ad usufruire dei necessari strumenti sociali in caso di necessità". 

"Non ci stiamo a subire una condizione di questa gravità - ha ripreso - andare a gestire esuberi di personale, così come dichiarati dall'azienda, con strumenti diversi e regolati dal sistema terziario anziché industria, vorrebbe dire riconoscere minori garanzie ai lavoratori. L'Inps ha riscontrato che nell'azienda vengono svolte molteplici attività, ma se nulla è cambiato, così come dichiarato dalla stessa azienda e dalle organizzazioni sindacali, e quindi si continuano a produrre hardware e ad offrire servizi esterni, ci sembra inconcepibile che l'Inps alla vigilia della crisi abbia potuto fare una valutazione differente rispetto alla realtà". 

"Formalmente - ha concluso Braccini - il ricorso avverso la decisione Inps spetta all'azienda, ma è evidente che ai lavoratori Snai è stato leso un diritto. Avvieremo tutte le azioni necessarie affinché i lavoratori siano tutelati. Siamo di fronte ad un attacco ad un diritto che apre un precedente inaccettabile e pericoloso. Per martedì 7 marzo l'azienda ha convocato un incontro con tutte le organizzazioni sindacali e le rsu a Roma per discutere della situazione alla luce anche delle pesanti decisioni dell'Inps. Per quanto ci riguarda la vertenza inizia adesso anche nei confronti dell'Inps e ci batteremo in ogni sede affinché la crisi non sia fatta pagare ai più deboli".