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Sicurezza covid per il cartario, Uilcom in campo

Per i lavoratori della carta, cartotecnica e grafica il sindacato ha attivato un coordinamento per implementare le misure di prevenzione nelle aziende

Per i lavoratori del cartario, cartotecnico e della grafica arriva un aiuto nella sicurezza rispetto al covid-19 in azienda. Ci ha pensato Uilcom Toscana, che ha creato un coordinamento per supportare quanti abbiano bisogno di informazioni o assistenza nei luoghi di lavoro per le questioni inerenti la gestione della emergenza covid. 

"Diverse aziende anche del settore cartario, cartotecnico e grafico - spiega la nota sindacale firmata da Rocco Santoro, Luca Del Greco, Massimiliano Bindocci, Alessandro Tolomei, Paolo Venturi - si limitano a gestire la cosa con le mascherine e con delle disposizioni non sempre rispettate, magari mostrando certe rigidità solo negli spazi comuni, come docce e spogliatoi. Ovviamente ci sono realtà più virtuose, ma il problema di una gestione solo formale della emergenza è molto più diffuso di quanto si creda". 

Secondo Uilcom spesso le procedure sono adottate senza i necessari passaggi di condivisione e concertazione: "La logica del profitto - bacchetta il sindacato - prevale spesso sulle esigenze della salute di chi lavora, e solo in alcuni casi si modifica l’organizzazione del lavoro. Nelle cartotecniche e nelle aziende grafiche riteniamo necessario procedere alla sanificazione di almeno un quarto d’ora a macchine spente, ma è una prassi non diffusa. Questo spiega alcuni focolai, e diversi contagi. Ovviamente non bisogna generalizzare, ma il tema c’è ed è sentito molto da chi lavora nelle nostre fabbriche".

Uilcom lancia un appello a blindare i turni così che le persone si incrocino il meno possibile e a consentire ai lavoratori il cui convivente sia in isolamento in attesa di tampone "di stare a casa con ferie aggiuntive a carico delle aziende". "Sarebbe utile - prosegue il sindacato - quando viene rilevato un positivo sul luogo di lavoro mettere in isolamento e proporre il tampone ai colleghi di reparto che sono stati vicini al lavoratore, senza blindarsi dietro la definizione di contatto della Asl".

"Si chiede in via cautelare che le aziende retribuiscano le persone, con ferie a carico aziendale, anche dopo il depotenziamento del virus (21 giorni) se restano positive, ritenendo di preferirsi una logica prudenziale. Il personale che si reca al lavoro in questo periodo, mettendo a repentaglio la propria salute e dei loro cari, crediamo meriti un apprezzamento con forme di gratificazione anche economica, che dovrebbe durare fino a che persiste questo periodo di emergenza", è ancora la richiesta Uilcom.