Attualità

San Vito dei ragazzi tra murale e nuovi arredi

Il quartiere si colora del protagonismo dei più giovani, a cui affida la qualificazione degli spazi collettivi. Tutto nel nome dell'ambiente

Il murale a San Vito

L'arte, i colori e il protagonismo delle ragazze e dei ragazzi per ritornare, naturalmente in sicurezza, ad una socialità condivisa: è lo spirito del murale che un gruppo di giovani e giovanissimi ha realizzato a San Vito nell'area dei campi da skate e da baskin, che il quartiere condivide con la scuola Chelini. L'opera adesso abbellirà questo spazio, molto frequentato dai giovani sportivi e dalle loro famiglie, e che è stato dedicato in particolare all'ambiente col messaggio "Non inquinate", a ricordare un impegno molto sentito proprio dalle ragazze e dai ragazzi.

Il mega murale è il risultato di un corso di graffiti che, per settimane, ha visto protagonisti 15 ragazze e ragazzi, col coordinamento di Aics Lucca e del collettivo Let Colors Rules formato da Freddy Pills e da Mariano Fazzi. Inoltre, da pochi giorni sempre nello spazio dei campi sono a disposizione i nuovi bellissimi cestini, realizzati dai giovani impegnati nelle officine formative di Oikos e colorati dagli operatori di Terra di tutti.

La realizzazione rientra nel progetto San Vito Co.Art – Collaboratorio per le arti urbane, promosso dalla scuola Chelini con la collaborazione del Comune di Lucca, di Lucca Creative Hub, dei soggetti impegnati in ambito artigianale e artistico UBIDanza e Terra di tutti, dei componenti del Tavolo Asola e Bottone, di Oikos aps e di Aics con il supporto di alcuni gruppi di writers e skaters ed il co-finanziamento di Odissea Cooperativa sociale e dell'Arcidiocesi di Lucca- Ufficio pastorale Caritas.

"Il protagonismo dei nostri giovani colora i nostri quartieri – sottolinea Daniele Bianucci, consigliere comunale delegato alle politiche giovanili, che ha incontrato le ragazze e i ragazzi coinvolti nel progetto –. Purtroppo sono proprio anche loro, le nuove generazioni, a pagare il prezzo più grande della pandemia, con una socialità che da più di un anno è ridotta ai minimi termini".